Nell'ultima settimana le quotazioni del grano quotato alla borsa di Chicago sono schizzate verso l'alto fin a superare i 7$/bushel, in seguito alla diffusione di vari report che hanno evidenziato eventi siccitosi in vari territori del Globo (venerdì ha chiuso intorno ai 6,75 $/bushel).
Questa notizia ha avuto discreta rilevanza sui media generalisti e sulla stampa specializzata italiana. Così molti di noi produttori di grano duro stanno aspettando un prossimo aumento delle quotazioni del grano duro.
Questa notizia ha avuto discreta rilevanza sui media generalisti e sulla stampa specializzata italiana. Così molti di noi produttori di grano duro stanno aspettando un prossimo aumento delle quotazioni del grano duro.
Attenzione questo potrà senz'altro verificarsi durante la prossima annata, e noi lo desideriamo ardentemente. Però vanno evidenziati alcuni aspetti per avere un quadro più preciso:
La quotazione del grano, di cui stiamo leggendo, fa riferimento al grano tenero generico scambiato alla borsa di Chicago con contratti future. L'aumento anche se impressiona in termini percentuali, rimbalza da una quotazione molto bassa ai minimi dell'anno di circa 6 $/bushel, in termini assoluti è quindi poca cosa.
L'anno passato, per esempio, quotava in questo periodo circa 9,5$/bushel!(vedi grafico annuale sotto).
Il grano duro è connesso certamente alla quotazione del tenero di Chicago, nel senso che, per esempio, non lo ho mai visto scendere al di sotto della quotazione del tenero. Tuttavia non sempre si muove proporzionatamente ad esso.
L'anno passato, per esempio, quotava in questo periodo circa 9,5$/bushel!(vedi grafico annuale sotto).
Il grano duro è connesso certamente alla quotazione del tenero di Chicago, nel senso che, per esempio, non lo ho mai visto scendere al di sotto della quotazione del tenero. Tuttavia non sempre si muove proporzionatamente ad esso.
Negli USA esiste un indice specifico che registra le quotazione del grano duro (durum wheat); ebbene quest'ultimo non ha manifestato alcuna impennata in seguito a quella del tenero di Chicago. Si è soltanto sollevato di qualche cent, quando il tenero ha quotato più di lui, aumentando dai minimi dell'anno di 6,7 $/bushel a circa 6,9 $/bushel. Una inezia...l'anno scorso per essere ancora più chiari, in questo periodo quotava circa 12 $/bushel (raggiunse un massimo di 15$ a metà giugno).
L'aumento era generato da difficoltà clamorose di semina (primaverile-estiva) sia negli USA che in Canada, poi successivamente soltanto limitata agli USA che quasi dimezzarono la superficie investita a duro.
Questo blog, seguì tutta la vicenda, lo scorso anno, con più post (se pigiate nelle etichette USA o Canada e scorrete i post li troverete).
Successivamente in un anno la quotazione è scesa di circa il 42 %.Osservare il grafico annuale sotto (pigiare per ingrandire):
Ed il cambio euro/dollaro nel frattempo? E' sceso di circa il 13 % passando da 1,43 agli attuali 1,25. Limitando così il calo della quotazione del grano e del duro, ma non certo assorbendola del tutto.
Del resto l'apatia del duro è registrata al momento anche sui mercati francesi, solitamente i più reattivi del mondo per quando riguarda lo specifico prodotto. Quotano intorno ai 26,5-27 €/q da settimane senza mostrare particolari fibrillazioni.
L'anno passato quotavano intorno a 29 €, per schizzare intorno ai 34,5 € durante la seconda decade di giugno.
In Italia poi, è un lento calare delle quotazioni, settimana dopo settimana, in attesa della nuova produzione.
A questo punto mi chiedo, a parte le difficoltà in Spagna e Marocco (ed in parte in Grecia), già ampiamente scontate dal mercato, e che in qualche modo hanno sostenuto le quotazioni altrimenti sarebbero ancora più basse (probabilmente allineate al tenero anche da noi in Europa), e tenendo conto del fatto che le semine procedono ottimamente in Nord-America, cosa dovrebbe portare, salvo ulteriori aumenti del tenero di Chicago oltre i 7 $/bushel o rottura dei supporti per l'Euro, ad un aumento delle quotazioni del grano duro nei due prossimi mesi di raccolta?
Io credo che questo rimbalzo del grano forse ci salverà dal ribasso che altrimenti si sarebbe manifestato all'inizio della raccolta, ma stando così la situazione, penso proprio che non vi sarà alcun aumento del duro nelle prossime settimane.
Ovviamente sarò felice di essere smentito.
Io credo che questo rimbalzo del grano forse ci salverà dal ribasso che altrimenti si sarebbe manifestato all'inizio della raccolta, ma stando così la situazione, penso proprio che non vi sarà alcun aumento del duro nelle prossime settimane.
Ovviamente sarò felice di essere smentito.
P.S. Io attacco domani, vi farò sapere.
Speriamo..ed in bocca al lupo per il raccolto!!!
RispondiEliminaFabrizio
in Italia non penso ci saranno produzioni superiori a l'anno passato, anche se le stime di semina risultano superiori! per esempio la maremma, dalla toscana al lazio, per la siccità di marzo, avrà un forte calo, così come in puglia arrivano notizie di possibili scarse produzioni e la situazione non è migliore nelle zone centro adriatiche e al nord! poi a compromettere le scarse rese ci sono quasi due mesi di pioggià che per molte zone sono arrivate in ritardo, ma ora stanno creando molti problemi sulla qualità, molto grano sarà buono solo per l'alimentazione animale!
RispondiEliminaSarà pur vero, ma l italia non ha voce in quanto a produzione.Poi per quanto rigurda i prezzi occorrerà aspettare il raccolto canadese. Li assodato che le semine siano procedute senza intoppi, sarà necessario gurdare alle rese. Anche in italia davano aumenti di superfici.. ma alla fine le rese non corrisponderanno alle aspettatative.. il clima è veramente un incognita!
Eliminanon credo proprio, l'italia è il primo produttore al mondo, insieme al canada, con circa 4 milioni di tonnellate di grano duro e contiamo molto! siamo noi italiani a non saper valorizzare i nostri prodotti, se non mettiamo subito sul mercato il nostro grano, vedrai come salgono i prezzi! basta consegnare in conto deposito ed anche i commercianti sono obbligati a tenersi il grano perchè non possono vendere alla raccolta ad un cifra x per poi pagare dopo 5 mesi ad un prezzo superiore! ma in italia siamo un popolo di accattoni pronti a prendere quello che ci mettono in mano.
RispondiEliminamagari fosse così facile.
EliminaIl canada è il primo, poi viene USA,turchia e noi italiani.
Abbiamo 4 mercati diversi con monopolio, oligopolio e libero mercato. Poi si inseriscono "quelli che contano", che non siamo noi produttori, ma quella decina di persone che fanno il mercato.
Il prezzo della borsa merci sai come si fà?
insieme al canada siamo i primi! so chi fà il prezzo della borsa, il primo c'è l'hai in casa! ma se sul marcato non mettiamo 2 milioni di t, poi vedi chi fà il prezzo!
Eliminahttp://www.agrisole.it/pdf/primo_piano_agri.pdf
e non dimentichiamoci che la pasta si fà in italia!!!
come fa l italia a produrre piu grano del canada?no guarda sara pur vero quello che hai detto, ,ma non è cosi semplice il meccanismo, e non è certo questo a dare valenza finale al prezzo dei listini. Fidati, parola di uno che insieme a molti altri ha depositato il grano in una struttura fatta a nostre spese, in attesa di "tempi migliori" per il mercato.tra l altro Il nostro è un campione significativo di una vasta area. Concordo in pieno con agricoltore pugliese-
Eliminatenete d occhio il rapporto E-$,e la crisi greca,,se la germania accetta di salvare l euro,vorra delle garanzie,e gli usa dovranno darglielo,--riequilibrare il valore tra le 2 valute,altrimenti non si fà niente.la germania vuole + competitività internazionale per controllare la maggiore inflazione che sarebbe costretta ad accollarsi per finanziare la ripresa europea,dopo le elezioni greche,si deciderà il da farsi.
RispondiEliminaCome già segnalato, molto grano è stato già acquistato ad inizio anno con scarico scaglionato fino a metà novembre. Anche secondo me il prezzo ha poche speranze di restare ai livelli attuali. secondo me perderemo qualche euro. (26-27 euro ql).
RispondiEliminaA novembre si vedrà.
Giustamente l'articolo di Granduro cerca di mettere tutti noi con i piedi ben saldi per terra, avvertendo che l'aumento del Wheat USA o canadese potrebbe non riflettersi in aumenti del grano duro nelle borse italiane.Io invece vorrei essere essere un pochino più ottimista ( naturalmente le mie valutazioni sono da prendere con il beneficio d'inventario), citando un interessante studio della Camera di Commercio di Matera sul grano duro:
RispondiEliminahttp://www.cesp.it/sez1109952952/Frumento_duro.pdf (grafici a pag.39) dal quale mi sembra che in questa annata agraria 2012 ci troviamo nella stessa situazione del maggio-giugno 2007 che diedero origine ai fortissimi rialzi nel 2008. A maggio 2007 le quotazioni dell' Amber durum canadese iniziarono un leggerissimo rialzo, viceversa il grano duro italiano subì una leggerissima flessione, cosa accaduta anche in queste ultime settimane da noi e oltreoceano. Nel mese di giugno 2007 invece le quotazioni del grano duro italiano iniziarono una decisa salita seguite dopo alcune settimane da quello canadese.
Concludendo, credo che per sapere se il mercato sarà down o up sarà decisivo per molteplici fattori il prossimo mese di giugno, ma se dovessi scommettere oggi 1 euro, credo che lo punterei su un prezzo più alto delle quotazioni attuali.
Speriamo Neofita, le tue intuizioni lasciono ben sperare, anche se sono cambiati molti aspetti, dal fabbisogno mondiale, lo smantellamento di alcune autorithies di mercato, sino ad arrivare al clima, che ancora oggi è una vera incognita. Ad ogni modo, hai avuto ottima arguzia.
EliminaRoccarlo
Caro Neofita, ci speriamo tutti, ma in effetti non garantisce nessuno che (seppure partendo da condizioni simili) le situazioni evolveranno nello stesso identico modo...
EliminaVerissimo sono d'accordo con te è tutto ancora da vedere, ho solo voluto però evidenziare questa piccola analogia con il 2008. Le prossime settimane saranno decisive, le notizie e le stime sui prossimi raccolti a livello mondiale sono discordanti ( più volte a distanza di un mese l'USDA si è contraddetta con le sue previsioni), quando si inizierà a mietere e con i dati certi, si potranno fare ragionamenti più accurati.
Eliminac'è un generale scetticismo sull'aumento del prezzo del grano duro, c'è qualche mano occulta che sta pilotando un po le notizie, gli umori e le sensazioni di molti. Io come il neofita scommetto sul rialzo. vi ricordo che ho trebbiato l'orzo e l'ho venduto a 22 euro, in puglia non c'è un chicco d'orzo, il grano si trebbierà fra 10 giorni e le produzioni saranno scarse. Su Agrimoney.com ho letto una notizia che afferma che in canada a causa del freddo si pianterà il 30% in meno di grano duro
RispondiEliminaSignori lettori mi compiaccio
RispondiEliminaarticolato dibattito con contributi davvero interessanti.
La mia idea sul prossimo mercato al momento è quella che ho già riportato.
Noto inoltre che il famoso aumento del 2007/2008 ha lasciato un segno indelebile nelle nostre aspettative. A me sembra che le condizioni economiche generali siano profondamente diverse oggi, rispetto ai quei tempi. Comunque ho imparato in alcuni anni di osservazione dei mercati che tutto ciò che sembra avere una logica spesso viene del tutto sconvolto dai fatti.
Quindi in pratica tutto può accadere, ma il mio euro, oggi in prospettiva dei prossimi due mesi, lo punterei su un prezzo stabile se non addirittura leggermente in discesa.
a gino agricoltore pugliese
ti prego di riportare le fonti originali la prossima occasione, perchè se quanto dici:
"Su Agrimoney.com ho letto una notizia che afferma che in canada a causa del freddo si pianterà il 30% in meno di grano duro"
si riferisce a questo articolo del 25 maggio 2012
http://www.agrimoney.com/news/weather-reversal-to-cut-canadian-durum-sowings--4570.html
lì è riportato
"after a bright start to the planting season, leaving more than 30% of crops still be planted in Saskatchewan."
cioè ancora va seminato un 30%. Al momento è soltanto un ritardo a causa del freddo, non un calo effettivo delle superfici seminate.
qualche giorno fa peraltro Andrea ci aveva inviato questo report sul Canada:
Agriculture e Agri-Food Canada ha redatto la relazione di maggio. I produttori hanno intenzione di aumentare la superficie di semina del grano duro in ragione di scorte di riporto ad un basso livello e di condizioni di umidità dei terreni più consone alla semina rispetto agli allagamenti dell’anno passato. In Saskatchewan, dove l’anno scorso le semine sono state ridotte dalle alluvioni, è la regione che più di tutte ha mostrato l’intenzione di aumentare maggiormente la superficie di semina (ed è anche la regione di maggior produzione del grano duro). Anche in Alberta (seconda zona di produzione di grano duro) gli agricoltori hanno intenzione di aumentare considerevolmente le semine. Questo mese la produzione è prevista in aumento del 17% per un volume di 4,9 mln ton ma l’offerta non è proiettata in aumento che dell’8% in quanto le scorte di riporto all’inizio della campagna 2012/13 sono previste al basso livello di 1,3 mln ton.
Saluti
anche se il canada arrivasse a produrre 0,7 mli ton in più, sempre se gli va tutto bene! solo con marocco, messico e spagna si perderanno 2 mli di ton, poi anche italia e francia non sono messe tanto bene! c'è anche un aumento dei consumi di pasta, che per l'italia ha gia fatto registrare un amento del 5% da inizio anno. Io il mio grano me lo tengo, voglio scommettere su gennaio 2013!!!
EliminaPer quanto riguarda il frumento in generale, usda a valutato una differenza tra produzione e consumi con un ammanco di 10 mln di ton, l'ultima volta che è successo era il 2007!!!!!!!!
Ad oggi 11/06/2012 in Sicilia il frumento duro è sceso a 22-23 E/q.le, secondo voi e la vostra esperienza il prezzo è destinato a scendere???
RispondiEliminaconfermo, sono le mie stesse quotazioni.
RispondiEliminaProduzioni ottime, almeno...
Circa la tua domanda dai una occhiata qua:
http://durodisicilia.blogspot.it/2012/06/sentiment-del-blog.html
oggi ho finito di mietere,zona provincia di trapani. buona la produzione con resa di 54 q.li/Ha, qualità eccelente granella pulita senza bianconatura.
RispondiEliminaIl prezzo???? nonostante la camera di commercio di catania ed enna dicono 22 E/q.le chi acquista, privati e consorzi hanno fatto cartello a 20 euro.
sapete qulacosa??? secondo il vostro intuito il prezzo a fine raccolto aumenta???
Annata favolosa in buona parte della Sicilia.
RispondiEliminaSulle sensazioni immediate dei lettori in alto a destra c'è un sondaggio.
Le prospettive a medio-lungo termine sono molto incerte al momento.
puoi farti una idea qua
http://durodisicilia.blogspot.it/2012/06/sentiment-del-blog.html#more
e qua
http://durodisicilia.blogspot.it/2012/06/il-prossimo-mercato-del-duro-visto.html
grazie x le dritte e le letture utili, e complimenti x il blog che ho aggiunto tra le pagini preferite
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