mercoledì 23 aprile 2014

Il Saraceno nella pasta italiana, l'Incompetenza a 5Stelle in Parlamento

Sono alcuni giorni che ho ripreso l'attività blogger sull'onda della tanto sciagurata quanto dinamica, politica anti-agricola Renziana (qui e qui), una parte di me addirittura rifletteva sulla possibilità di recarsi alle urne per reiterare un voto di totale dissenso rispetto alla attuale classe politica....poi ecco che per fortuna la Commissione Agricoltura M5S, della quale seguo i lavori saltuariamente, mi invia la seguente comunicazione via facebook...

#M5S #campo5stelle Vuoi INASPRIRE le pene per il reato di FRODE AGROALIMENTARE? Scendi in campo, copia e incolla questa mail ed inviala a campolibero@mpaaf.gov.it------Egregio Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina,
se davvero vuole aiutare l’agricoltura italiana, ascolti la voce di un cittadino, si dia concretamente da fare e prenda in carico quanto prima, nell’interesse collettivo della nostra nazione, quest’atto già depositato da tempo in Parlamento:
REATO DI FRODE AGROALIMENTARE
Per modificare il codice penale inasprendo il reato di frode nell’agroalimentare, inserendo così la contraffazione agroalimentare nei reati perseguitabili dalla Procura Antimafia
AC 1407

Il popolo italiano gliene sarà grato. Buon lavoro!
--------

Filippo Gallinella Giuseppe L'Abbate - Cittadino a 5 Stelle Chiara Gagnarli M5S Silvia Benedetti M5S Loredana Lupo Paolo ParentelaMassimiliano Bernini portavoce M5S
Puoi leggere l’atto completo qui:http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0010510.pdf
se davvero vuole aiutare l’agricoltura italiana, ascolti la voce di un cittadino, si dia concretamente da fare e prenda in carico quanto prima, nell’interesse collettivo della nostra nazione, quest’atto già depositato da tempo in Parlamento:REATO DI FRODE AGROALIMENTAREPer modificare il codice penale inasprendo il reato di frode nell’agroalimentare, inserendo così la contraffazione agroalimentare nei reati perseguitabili dalla Procura AntimafiaAC 1407
Il popolo italiano gliene sarà grato. Buon lavoro!--------
Filippo Gallinella Giuseppe L'Abbate - Cittadino a 5 Stelle Chiara Gagnarli M5S Silvia Benedetti M5S Loredana Lupo Paolo ParentelaMassimiliano Bernini portavoce M5SPuoi leggere l’atto completo qui:http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0010510.pdf



Si...giusto...bravi....."l'agricoltura ha bisogno di Fatti non di Slogan"....scriviamo al Ministro Martina ed a Renzi ....facciamoci sentire...ora apro la proposta di legge (allegata alla comunicazione) redatta dai componenti 5 Stelle della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, giusto per avere una idea più precisa (i 5 Stelle lo dicono sempre di tenersi informati, partecipare, essere cittadinanza attiva), sperando che non contempli il solito predicozzo anti-OGM che per un cerealicoltore meridionale non è proprio in cima alla lista delle priorità più impellenti, e leggo:

PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei deputati
GALLINELLA, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, L'ABBATE, LUPO, PARENTELA, SARTI, BONAFEDE, FERRARESI, AGOSTINELLI, BUSINAROLO, MICILLO, TURCO
Modifiche agli articoli 448 e 518 del codice penale e all'articolo 51 del codice di procedura penale, in materia di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari
Presentata il 23 luglio 2013

Onorevoli Colleghi! Il settore agroalimentare italiano è uno dei più importanti e redditizi della nostra economia: secondo la Coldiretti il fatturato è pari a circa 150 miliardi di euro. Tuttavia, almeno un terzo di questa ingente cifra è ricavato da prodotti che utilizzano materie prime importate dall'estero.
      Negli ultimi anni, il fenomeno della contraffazione agroalimentare – in cui sono falsificate l'indicazione geografica e la denominazione di origine dei prodotti immessi in commercio – è esploso in maniera significativa e spesso incontrollabile, danneggiando sia i produttori, che si trovano a operare in un mercato, di fatto, sleale, sia i consumatori, che si illudono di consumare prodotti «made in Italy» ignorando l'effettivo contenuto e la reale provenienza di tali prodotti. Un esempio per tutti: la pasta venduta in Italia è prodotta per un terzo con grano saraceno.
....La presente proposta di legge ha quindi l'obiettivo primario di inasprire il contrasto alla contraffazione agroalimentare e, allo stesso tempo, di inserire il reato di contraffazione agroalimentare tra quelli perseguitabili dal Procuratore nazionale antimafia.
Fonte parlamentare ufficiale


....mumble, mumble...grano saraceno....come GRANO SARACENO....stropiccio gli occhi...non ci posso credere...l'esempio più clamoroso della contraffazione in Italia sarebbe l'uso del grano saraceno nella pasta? Ben 1/3 della pasta venduta in Italia prodotta con grano saraceno!...Maledetti saraceni hanno infestato le coste siciliane con razzie e saccheggi per secoli ed oggi continuano esportando il loro perfido grano!

Ma un attimo il grano saraceno non è neanche una graminacea...è una poligonacea con la quale si produce in Italia, una tipica pasta valtellinese, i pizzoccheri...ma in quantità molto limitate, si tratta di un prodotto di nicchia, spesso BIO...l'incidenza della pasta di grano saraceno rispetto alla pasta totale venduta in Italia è irrisoria (altro che 1/3) e neanche riportata nelle statistiche ufficiali...il grano saraceno peraltro, nel suo ristretto mercato, è molto costoso ed apprezzato dai consumatori (a proposito, vi consiglio le crepes salate al grano saraceno, squisite)...mai vista una contraffazione che comprenda l'uso di un prodotto di maggiore qualità e costo...eppure l'uso del grano saraceno secondo la Commissione Agricoltura Pentastellata rappresenterebbe l'esempio più clamoroso di contraffazione in Italia....Mistero a 5 stelle...

Qualcuno potrebbe pensare...che sei pignolo (a scanso di equivoci cerco di esserlo sempre, non solo con i 5 Stelle) si tratta di un refuso...volevano scrivere grano "straniero", non saraceno...loro fanno opposizione vera, niente prese in giro...uhm, ma se l'intento fosse stato quello di impedire l'uso del grano straniero nella pasta italiana (utilizzato in effetti da 1/3 a 1/4 del grano totale) piuttosto che inasprire le sanzioni anticontraffazione avrebbero dovuto presentare una proposta di legge tesa a modificare le norme che regolano il made in Italy...con le leggi attuali infatti non vi è alcuna contraffazione nell'uso di grano straniero per la produzione di pasta "made in Italy"....tanto è vero che la maggior parte dei trasformatori rivendicano, in alcuni casi  addirittura con orgoglio,  l'uso di grano importato.
Dunque la proposta di legge (volendo sorvolare sul termine saraceno) è puro fumo negli occhi, così come è stata presentata.

Inoltre segnalo ai Pentastellati (nel loro interesse e nel nostro di cittadini) che se ripresenteranno mai questa proposta di legge (spero riveduta) il termine "perseguitabili" è sicuramente errato in questa fattispecie (perseguitabili al massimo sono stati gli Ebrei, ai tempi delle persecuzioni, come mi faceva notare l'amico Krukko), posto che esista questo termine in italiano...nella proposta 5Stelle si legge "inserire il reato di contraffazione agroalimentare tra quelli perseguitabili dal Procuratore nazionale antimafia"...ma i reati sono perseguibili....non perseguitabili!
Imprecisioni di forma, in un testo zeppo di contenuti inesatti....la coerenza va riconosciuta senz'altro.

Tutto ciò, in una proposta di legge di poche righe, firmata da tutti i parlamentari 5 Stelle del ramo...e più volte sottoposta alla verifica dei parlamentari ed attivisti vari, visto che è stata presentata a luglio 2013...senza che nessuno mai si sia accorto di nulla da allora ad oggi...
A meno che il problema non stia proprio nel grano saraceno (che Beppe sia allergico al saraceno?!)...in questo caso niente paura se #vinconoloro sarà bandito dall'Italia...

P.S.: un simpatizzante a cinque stelle mi ha scritto che avremo una risposta ufficiale da parte del movimento, nella quale saranno spiegate le apparenti imprecisioni della proposta di legge soprariportata...noi siamo qua...ed attendiamo...



17 commenti:

  1. sono già diffusamente intervenuto su FB per cui mi limito a constatare che buoni propositi e competenza (o per lo meno la curiosità di documentarsi prima di scrivere) purtroppo NON vanno di pari passo. Il reato di frode alimentare esiste già, possiamo parlare di pene più severe, ma coinvolgere addirittura la Procura antimafia ... vabbè lascio perdere

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    3. Rispondo a quanto scritto sopra, invitando a leggere i risultati della Commissione d'inchiesta sulla contraffazione della XVIa legislatura settore agroalimentare. Leggere a pagine 90. Comunque, grazie della segnalazione, perchè ricontattando il sindacato ispettivo è un refuso del testo, è stato scritto "saraceno" al posto di "straniero" .
      Amplio il discorso, perche la stessa commissione d'inchiesta chiede di ampliare e chiarire le pene; per questo invito a leggere il testo della legge.
      Comunque grazie della segnalazione perchè mostra interesse.
      Filippo

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    4. grazie a te per l'intervento chiarificatore, noi siamo molto interessati alla politica agricola ed alla azione specifica del M5S...verso il quale non nutriamo pregiudizio ma speranza.
      Tuttavia la vostra proposta di legge tesa ad ampliare le pene per il reato di contraffazione alimentare, anche al netto del refuso, secondo noi non impedisce o limita le importazioni di grano straniero (se non in particolari casi), come fa invece intendere la premessa nel testo di legge.
      Le buone intenzioni vanno bene ma se non supportate da incisività e conoscenza delle norme e della materia agricola, rischiano di creare ulteriore scoramento negli agricoltori (fumo negli occhi già ne abbiamo subito abbastanza)...dal canto nostro (come sa bene chi segue il blog) noi vi continueremo a seguire, aiutandovi e incoraggiandovi quando agirete con competenza e senza approssimazione nell'interesse superiore della agricoltura Italiana...incalzandovi e criticandovi quando la vostra azione politica sarà di livello scadente o mediocre.

      Grazie ancora per l'intervento che denota un netto cambiamento di stile rispetto alla politica tradizionale.
      Saluti

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  3. Comunque, adesso faccio cambiare il testo. Ringrazio per la segnalazione del refuso che non avevo visto.
    Filippo

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    2. Chiedo scusa, oggi non è giornata. Ed ho erroneamente riportato qualcosa di cui si era già discusso.

      N.B.
      Ho eliminato il mio commento precedente relativo a "perseguitare/perseguire".

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    3. elimino anche il mio. così siamo pari ;-)

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  4. Filippo, potete anche cambiarlo il testo. Resta il fatto che utilizzare materie prime straniere non è contraffazione e soprattutto non è assimilabile al reato di frode alimentare. Se proprio volete condurre una battaglia sull'italianità dei prodotti (e sareste in buona compagnia con Coldiretti, Eataly e compagnia cantante), agite sull'etichettatura e non sui prodotti.

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  5. Crisi russo-ucraina

    Ultima, ma potrebbe essere la prima per paesi deficitari come l'Italia, la crisi politica tra Russia ed Ucraina che relativamente ai cereali (grano, orzo e mais) potrebbe avere forti ripercussioni prima a livello produttivo, con l'impossibilità degli agricoltori di accedere al credito per l'acquisto di sementi e mezzi tecnici per le colture primaverili, poi a livello logistico e commerciale con possibili restrizioni nella movimentazione di merce ucraina verso porti tornati (dopo anni) Russi. Per lo scacchiere commerciale del basso Mediterraneo, fortemente dipendente dal mais e dalla soia ucraina e dal grano russo e kazako, quanto sta accadendo o potrebbe accadere nelle prossime settimane nell'area del Mar Nero è un potenziale fattore destabilizzante.

    Tirando le fila e azzardando una conclusione, possiamo dire che nonostante lo scenario mondiale sia, nei numeri, abbastanza rassicurante, saranno i fattori destabilizzanti come il “backlog” Canadese, per i grani duri e gli “spring”, e la crisi russo-ucraina, per i grani teneri in genere, a sancire il sentimento e la tendenza del mercato per i prossimi mesi.

    Del grano nei magazzini dei paesi esportatori, dal Canada alla Russia, ce n'è ancora e tanto, e le semine 2014 fanno pronosticare raccolti mondiali in grado di soddisfare pienamente i consumi, ma oggi è ancora presto per dire se e quando questo equilibrio nei numeri si rifletterà sui nostri mercati.
    Al momento le quotazioni restano ben tenute e questo potrebbe durare ancora per molte settimane.

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    1. Il Tenero in rialzo trascinerà il duro nelle prossime settimane????????

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  6. e poi se il grano canadese è migliore di quello italiano per fare la pasta dove è il problema?

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    1. sei sicuro di questa affermazione? solitamente si tratta della tesi sostenuta dalla agriindustria italiana..io ritengo (osservando i dati forniti dagli stessi canadesi che sono molto trasparenti) che il grano canadese non sia necessariamente migliore del nostro, ne esistono varie categorie, alcune commercialmente molto apprezzate, altre al di sotto del grano commerciale italiano...per cui l'unica vera ragione per cui viene importato indiscriminatamente il grano dall'estero è quella di trascinare i prezzi della materia prima al ribasso ed abbattere i costi per l'agroindustria...

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  7. a proposito di qualità granduro,pare che da voi quest'anno il grano è di buona qualità,intorno a 13 di proteine,anche qualcosa in più,me lo confermi?

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    1. "da voi" è un concetto troppo vago...il grano che sta salendo su viene dalla Sicilia Sud-Orientale e sembra di qualità buona (una media di 13 mi sembra però eccessiva)...il grosso della Sicilia, quella maggiormente vocata interna deve ancora trebbiare

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