martedì 4 marzo 2014

Intenzioni di semina Italia


Cereali, superfici in diminuzione

Intenzioni di semina dichiarate dai coltivatori per l'annata agraria 2013-2014 diffuse dall'Istat

cereali-campo-nuvole-scure-byflickrcc20-mauricedb.jpgIstat, intenzioni di semina per l'annata agraria 2013-2014

In calo le superfici destinate alla coltivazione dei cereali, con l'eccezione del frumento duro (+0,1%). Le flessioni interessano frumento tenero(-2,5%), orzo (-0,3%), avena (-10%), mais da granella (-3,1), sorgo (-9,6%),riso (-4,6%) e "altri cereali" (-1,5%).
 È quanto emerge dalle intenzioni di semina dichiarate dai coltivatori per l'annata agraria 2013-2014 e diffuse dall'Istat.
semi oleosi registrano una diminuzione delle superfici investite agirasole (-3%) e soia (-2,4%), e un aumento per colza e ravizzone (+3,9%).
Le ortive registrano un aumento delle superfici a pomodoro (+1,7%) e alegumi freschi (+1%), a fronte di una diminuzione del 2,9% per le "altre ortive".

Per le leguminose da granella, si prevede una lieve diminuzione delle superfici a piselli (-1%) e di quelle destinate a fagioli e fave (-5,5%), contro un +0,6% di quelle investite ad "altri legumi secchi".
In lieve diminuzione anche le superfici investite a foraggeretemporanee: - 0,8% per il mais da foraggio e -1% per le "altre foraggere temporanee".
Segno meno per le coltivazioni di patata (-2,2%) e tabacco (-3,8%).

Per l'annata agraria 2013/2014 è previsto un aumento dell'1,9% delle superfici investite a colture floreali e del 2,1% per la barbabietola da zucchero.

Significativo l'aumento delle superfici dichiarate a riposo (+18,7%), legato principalmente alla rotazione agronomica pluriennale e, in misura minore, all'incertezza sull'andamento del mercato e/o alla scarsa remunerazione dell'attività; a questa ultima valutazione concorrono anche le previsioni in tema di applicazione della recente riforma della Politica agricola comune.

8 commenti:

  1. Completamente inaffidabile. Ma come si fa a dire che la soia calerà?

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    1. Per 2 ordini di motivi:
      1) per ora del raccolto è previsto un calo del 15% di prezzo
      2) abbiamo varietà di soia preistoriche perchè abbiamo voluto incaponirci a non utilizzare la tecnologia, infatti le case sementiere investono sulle varietà OGM che rappresentano quasi la totalità della soia coltivata nel mondo, e hanno perfettamente ragione!
      Agric-trader

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    2. sarà ma ho sentito un po' di sementieri: la soia è andata via che è una bellezza. l'ora del raccolto non la guarda nessuno, guardano tutti il recente passato e il presente. sull'ogm non mi pronuncio.

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    3. Per quanto ne sapevo io e per quel che può valere il mio punto di osservazione ,
      le reali intenzioni di semina di inizio inverno dei coltivatori del nord, prevedevano un forte aumento della superficie seminata a soia, a svantaggio del mais.

      Una variazione cosi ampia, avrebbe creato numerosi problemi ai vari attori che ruotano attorno alle produzioni agricole, non ultime le ditte sementiere ,che constatavano che non vi era disponibilità di seme di soia sufficiente per accontentare le presumibili reali intenzioni di incremento della superficie a soia dei coltivatori padani In quei periodo alcuni agenti di ditte sementiere si giustificavano con stima di intenzione di semina di soia tripla ,rispetto a un max raddoppio possibile della fornitura di seme.

      Alcune riunioni "divulgative" sul territorio dedicate quest'inverno ai coltivatori ,avevano il neanche troppo celato obiettivo, di far cambiare intenzione di semina ai coltivatori.
      Probabilmente come è successo negli ultimi anni,al di là delle statistiche e azioni divulgative pro una o l'altra coltura ,anche quest'anno si seminerà cosa e quanto le condizioni in campo renderanno concretamente possibile seminare, tenendo conto di quantità e varietà di seme realmente disponibile.
      In teoria della classe di precocità , più adatta al momento della effettiva semina,ma nella realtà
      non escluderei l'eventualità che,se il meteo farà le bizze anche quest'anno, chi proprio non ne può fare a meno ,nonostante matureranno diverse condizioni/intenzioni di semina ,seminerà ancora una volta ... quel che trova,nonostante il rischio di trovarsi nel prossimo tardo autunno con raccolti ancora in campo e probabili conseguenti problemi sanitari ed elevati costi di essiccazione. Questo,per via della disponibilità prevalente di seme di classi di precocità, non adatte ad eventuali semine ritardate.
      A quanto mi risulta ad ora chi vuole seminare soia può far conto, oltre all' eventuale seme auto prodotto e opportunamente conservato, “forse” su un quantitativo di seme certificato, al massimo pari alla prenotazione effettuata ,presso cooperative e distributori,entro gennaio .Non si sa ancora quanto effettivamente e se della varietà e precocità prenotata,”parrebbe” per :”estesi problemi di germinabilità

      Qualcosa di simile sta già succedendo con il mais,dove le prenotazioni sono state ampiamente disattese sia dal punto di vista della scelta varietale, che di quella del tipo di concia prescelta :
      -diverse tipi conce( es mesurol anticorvo,con il quale non è più ammessa da quest'anno la concia “fai da te) e varietà, sono rimaste solo nei cataloghi e nelle impegnative( per il coltivatore) di prenotazione
      -varietà che ai tempi della prenotazione erano date per non disponibili sono miracolosamente resuscitate in loro sostituzione, al momento del ritiro delle dosi prenotate

      Tra l'altro.. la totale indisponibilità di seme conciato, rende superflua, l'obbligatoria e scrupolosa applicazione alla seminatrice dell'apposito kit, atto a indirizzare al suolo ,le polveri del nuovo conciante, generate dalle ventole delle seminatrici monogerme pneumatiche ....Ai maiscoltori viene rassicurato che il kit servirà per il seme acquistato già conciato che “dall'anno prossimo sarà sicuramente ampiamente disponibile”...( presumibilmente... “germinabilità” e disponibilità varietale permettendo!!)

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  2. All'Istat hanno un computer randomizzatore che sforna cifre per tutti i gusti...statisticamente qualche volta ci prendono anche.

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    1. Certo, anche un orologio fermo indica l'ora esatta due volte al giorno.

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  3. del resto che valore possono avere intenzioni di semina raccolte su un campione di operatori a novembre - dicembre e poi pubblicate a marzo (tre - quattro mesi dopo!)?Però poi leggo che tutti sono d'accordo con l'importanza della trasparenza informativa....

    GP

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  4. Agricoltore Tarantino14 marzo 2014 alle ore 15:41

    Per quel che puo' contare rispetto alle grandezze nazionali...nella mia zona (tarantino e Alta Murgia) molti campi normalmente seminati a grano duro sono quest'anno seminati a ceci! Le cattive condizioni climatiche di novembre/dicembre hanno indotto molti ad optare per questa coltura data la impraticabilita' dei campi. Pensate che a fine gennaio c'era difficolta' a rinvenire ceci da seme...perche' tutti prenotati! Io ne ho seminati 2ha in successione alle cime di rape che ho raccolto fino a meta' gennaio...e' stata dura ma sono riuscito a seminarli intorno al 20 febbraio...

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