martedì 21 maggio 2013

Qualcuno non ci sta/3: chi cerca...trova?

La Raccomandata A/R è l'unica arma moderna nelle mani di chi non è disposto ad abbassare la testa, senza neanche una spiegazione!
Mimmo, il nostro collega abruzzese, sta dimostrando di utilizzarla sapientemente. La ricerca della verità sulla questione dell'obbligo della semente cartellinata continua...



Dopo aver scoperto il titolo dello "studio fantasma" (che ha determinato l'obbligo di utilizzare la semente cartellinata ai fini dell'art. 68) realizzato da Horta s.r.l  su commissione delle associazione di categoria dei sementieri, Mimmo ha proseguito la sua inchiesta, chiedendone la pubblica visione direttamente ai committenti: Assosementi ed Asseme. 

Per chi si fosse perso le puntate precedenti della vicenda, consiglio la lettura di "Qualcuno non ci sta" e "Qualcuno non ci sta: la società Horta risponde!".
Evito di ripetere quanto già riportato nei post precedenti.
Dopo il diniego, tutto sommato collaborativo, di Horta s.r.l., già riportato nel post precedente, Mimmo ha proceduto ad inoltrare una nuova richiesta di visione dello studio ai soggetti indicati da Horta come i committenti.
Di seguito trovate il testo dell'ultima missiva di Mimmo, e nella colonna a destra i destinatari che riprendono pedissequamente le intestazioni e gli indirizzi indicati da Horta nella sua lettera di risposta.


Asso sementi
Via dell industria n°33
40138 Bologna
                         
p.c. Asseme
Via rufelli n°55
00040 Ariccia (Roma)

p.c-MIPAF
DG politiche internazionali e UE
Via XX Settembre n°20
00187 Roma

     p.c.   Spett.le Horta s.r.l.
via Egidio Gorra 55
29122 - Piacenza

Il sottoscritto—........ Domenico--residente in....-----comune di--...--Chieti----, in qualità di titolare di azienda agricola, chiede ad Assosementi ed Asseme, di visionare integralmente lo studio da voi commissionato presso- HORTA S.R.L. SPIN OFF UNIV. CATTOLICA via E. gorra 55-  Piacenza, dal titolo-“Impiego del seme certificato nei cereali autunno vernini e cereali minori nel centro-sud italia e possibilità di riduzione dell impatto ambientale”-, tramite il quale il ministero delle politiche agricole e forestali con  DM m. 8139 del 10/08/2011, ha giustificato la reintrododuzione dell’obbligo di utilizzare seme certificato nella coltura del grano duro, per aderire al sostegno dell’art.68. 
Allo stato attuale, di tale studio non vi è traccia né cartacea (salvo un breve cenno su I.A. n.22 del 2011) né sul web, pertanto, come contribuente italiano ed agricoltore, potenzialmente leso, chiedo che sia reso pubblico integralmente il suddetto studio eseguito da Horta,la quale dopo essere stata sollecitata in data 12-02-2013 nel pubblicare detto studio,rispondeva che la proprietà di tale studio appartiene ad Assosementi ed Asseme  pertanto tale richiesta ad esse doveva essere inoltrata-
Passati 60gg., dal ricevimento della suddetta richiesta, qualora non dovessi avere un riscontro collaborativo, invierò un esposto-denuncia scritto e controfirmato presso l’Autorità giudiziaria competente.
Sicuro di un vostro interessamento esaustivo, sentitamente ringrazio.
                                                                                                                                            

Per attestare l'avvenuto invio, Mimmo ci ha mandato l'immagine dell'avviso di ricevimento di Assosementi. La data riportata è quella del 9-05-2013; dunque Assosementi avrebbe 60 gg., a decorrere da tale data, per rispondere ed informare finalmente gli agricoltori dei benefici ambientali conferiti dalla semente industriale cartellinata, riportati nel famoso studio di Horta, mai pubblicato.


Per quanto riguarda l'altro destinatario Asseme, invece registriamo un fatto strano. All'indirizzo fornito da Horta, Asseme non risulta esistente (vedi immagine della busta sotto). Non si capisce a questo punto come abbiano comunicato sinora Horta ed Asseme, e come abbia fatto quest'ultima a commissionare la Ricerca. Ma non desta meraviglia in fondo che uno "studio fantasma" non possa che essere commissionato da un soggetto omologo, "fantasma" per l'appunto. 


En passant, come è giusto che fosse, la lettera è stata anche inviata per conoscenza al Ministero delle Politiche Agricole, come già la precedente.

A questo punto si tratta di attendere altri 60 giorni massimo, poi probabilmente si potranno trarre alcune conclusioni.
La saga continua e...Forza Mimmo!



16 commenti:

  1. Vi propongo di mandare una comunicazione simile al ministero ed al presidente della commissione agricoltura della camera dei deputati per chiedere di avviare una bella indagine e poi ognuno una denuncia alle rispettive procure di competenza.
    Vincenzo

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  2. Forse meglio interessare la Guardia di Finanza!

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  3. Ragazzi, ho risolto il mistero: destinatario "sconosciuto al civico" perché sulla busta il buon Mimmo ha scritto "ASSEME" tutto in una parola!
    Infatti doveva scrivere "AS.SE.ME.", allora il postino l'avrebbe sicuramente trovato!!!

    Non si può sempre sperare nella buona volontà e nell'intelligenza dei postini, ragazzi...

    Mimmo, già in un post di uno o due anni fa ti avevo detto di fare attenzione alla punteggiatura!!! ;-)

    orzo v.

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    1. Caro ORZO-io ho ripreso l indirizzo pari pari dalla lettera inviatami da Horta-comunque ritentare costa solo 5E-prova a spedirne pure tu qualche lettera-

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    2. Al "sig."sementiere,voglio dire ,che in un paese dove avvengono vicende come quello del cartellinato e l'art.68,di avanzato e progredito,ve ne è ben poco,per fortuna che cè la tecnologia sempre piu progredita che ci aiuta a denunciare certe situazioni-
      Putroppo dovete farvene una ragione-su questa vicenda ,se la verità che emergerà è quella paventata da molti,qualcuno si farà male-

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  4. secondo me ha sbagliato proprio intestazione. Quella corretta é: AS.TRO.NZI...

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  5. secondo me bisogna mandare comunicazione a qualche TV o giornalisti che fanno inchieste di questo genere tipo gabbanelli, tanto oggi si sa che se vuoi tirar fuori qualcosa devi andare negli unici tribunali ancora funzionanti in Italia...........cioè la tv.
    ciao lorenzo foggia

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  6. ...e bravi ragazzi, e vi lamentate voi?
    L'anno scorso ho aderito alla misura agroambientale qui in Veneto la 214i, si è cominciato bene, bastava seminare per il sovescio anche seme autoprodotto secondo una tabella che è stata adottata in regione per essenze e per quantità.
    L'impegno dura per 5 anni purtroppo,.. e giusto un paio di mesi fa arriva la novità, ... per fare del volgare sovescio, da quest'anno bisogna comprare la semente certificata e tenere pure i cartellini per le verifiche. Quest'inverno (1° anno di sovescio) sono usciti ben 3 volte, funzionari pagati per controllare se avevo fatto il sovescio le superfici e le essenze. Auto uomini e tempo,.. ben una visita al giorno riescono a fare questi stakanovisti all'incontrario...
    I burocrati e le associazioni di categoria sono i nostri aguzzini, ficcatevelo bene in testa, non penserete certo che stiano facendo gli interessi dell'agricoltura vero?
    Basta che guardate gli interventi di questi giorni in parlamento al riguardo degli ogm per capire quanta immensa e totale ignoranza circola nei sacri palazzi romani e nelle stanze dei ministeri, per fortuna per questo capitolo ci penserà l'europa a svegliarli fuori, e con immensa gioia fra un po registreremo l'ennesima si fa per dire figura meschina dell'italia.
    Per il resto (la libertà di scelta se seminare certificato o autoprodotto) ci dovrebbe essere qualcuno disposto ad immolarsi e portarli in giudizio con il rischio di arrivare fino alla corte di giustizia europea, ormai abbiamo capito che l'unico a cui portano rispetto questa masnada di burocrati è solo l'europa.
    agric_Tr

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    1. agric trader

      mi interessa la questione obbligo di cartellino per il seme da sovescio
      della regione Veneto di cui parli..
      hai mica il link del bando o la circolare esplicativa di quella norma in cui si evidenzino i riferimenti normativi che ne giustifichino l'applicazione?

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  7. Proprio ieri un sementiere in una comunicazione privata mi scriveva che soltanto ad un siciliano (sottinteso arretrato) poteva venire in mente di lamentarsi dell'obbligo del certificato.
    Mentre il resto d'Italia più progredito e tecnologicamente avanzato lo aveva ormai digerito.

    Mi conforta leggere che tra i commentatori critici del cartellinato, in questo post, almeno 1 è veneto, 2 pugliesi, 1 abruzzese e degli altri non conosco la provenienza (tranne Corrado Vigo) ...quindi o non sono arretrato io, oppure lo siete anche voi, ed al preoccupante livello di un agricoltore siciliano...
    Cartellinizzatevi prima che sia troppo tardi...

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  8. PURTROPPO NON MI TROVO D'ACCORDO AD UTILIZZARE IL BLOG COME PARAMETRO DI GRADIMENTO O MENO DEL SEME CERTIFICATO DA PARTE DELLE AZIENDE AGRICOLE.
    TROVO INVECE PIU' REALISTICO UN RAFFRONTO TRA DOMANDE AGEA E DATI EX ENSE, ESTRAPOLATI PER SEZIONE ( PALERMO-BATTIPAGLIA-BOLOGNA-MILANO). SONO SEMPRE CONVINTO, MA CERCHERO' DI CERTIFICARE QUESTA CONVIZIONE CON DATI, CHE IN SICILIA ESISTE IL MAGGIOR DIFFERENZIALE.
    ROBERTO ANGILERI - AMMINISTRATORE DELEGATO PROSEME ( SOCIETA' DI RICERCA E SEMENTIERO )

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  9. Tenero ma non troppo23 maggio 2013 alle ore 21:45

    ...a me interessa poco discutere del gradimento del seme certificato. Chi lo apprezza è giusto che lo possa utilizzare, in alcune occasioni anche io lo uso. Quindi io stesso non potrei esprimere una posizione univoca sulla utilità (convenienza) della semente certificata.

    La questione centrale, posta dagli animatori del blog, è che da questa annata per ottenere un premio PAC destinato a benefici ambientali derivanti dalla rotazione colturale, è obbligatorio usare una certa quota di semente cartellinata (ma solo per il grano duro!!).
    Ci piacerebbe capire a cosa è dovuto questo vincolo.
    Sappiamo che esiste uno studio in merito (commissionato dalle associazioni di sementieri) che ha determinato l'introduzione dell'obbligo del cartellinato. E' possibile che anche gli agricoltori vengano messi a conoscenza dei benefici ambientali (visto che ne siamo i finanziatori) legati all'uso della semente cartellinata oppure no?
    Voi sementieri avete accesso a tutti i dati (compresi quelli Ense) mentre a noi nulla è concesso, e poi vi lamentate che non siamo abbastanza evoluti...
    La Proseme fa parte di ASSEME da quello che ci risulta, perchè non rendere pubblici i dati dello studio Horta in modo che anche noi ci si possa rendere conto dei benefici?




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    1. Ma lo sapevate che Proseme e' di proprieta' del Consorzio Agrario Lombardo Veneto...e che il presidente di tale consorzio e' anche il Presidente di Coldiretti Verona....
      e che l'abolizione dell'obbligo del cartellino di 2 anni fa' per poco non affossava Proseme e socie?
      Piccolo consiglio ai sementieri:invece di continuare a voler obbligare gli agricoltori, perche' non studiate un sistema alla francese per finanziare la ricerca varietale?Minima tassazione(es:10 cent. a tonn. su tutte le transazioni fatte in Italia di cereali a paglia)che verranno redistribuite a chi fa costituzione, ricerca, a chi veramente investe.
      In Italia ci sono troppi riproduttori che fino ad ora hanno fatto solo i loro interessi senza portare innovazione al settore, moltiplicando e basta genetica in molti casi di provenienza francese.
      Ho letto per caso degli articoli di giornale di Foggia, La Capitanata,subito dopo la fiera, dove una ditta francese ha presentato una macchina per la pulizia ,selezione e concia direttamente in azienda agricola.E' scoppiato il finimondo: una non meglio specificata presidentedi qualche associazione sementiera li ha accusati di inquinare il seme!Ma ci pigliano proprio per s......emi!!!
      Anch'io ho inviato la raccomandata....pero' a Ciolos. Firmato
      Cerealicoltore Senese

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    2. Caro senese,ci tenga informato di una eventuale risposta di Ciolos-

      Certo che quella macchina inquina-inquina i loro interessi-

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    3. bravo senese......ASSEME ed ALTRI non sono obbligati a darti accesso ai documenti..........il Ministero e la DG AGRI invece si......
      per quanto riguarda la DG AGRI puoi anche richiederlp a mezzo email.....sono tenuti a darti risposta entro 15 giorni ai sensi del Regolamento CE n.1049/2001.
      Se non ti rispondono (anche alla tua raccomandata) devi inviare obbligatoriamente un'altra richiesta di conferma da cui decorrono altri 15 giorni per la risposta. Nota bene i 15 giorni si intendono lavorativi.
      In caso non ti rispondono puoi fare reclamo al Mediatore Europeo

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    4. Esimo SEMILIBERO,perchè non mi contatta privatamente(mimmogranoduro@gmail.com) e ci facciamo una chiacchierata su come ottenere questo benedetto documento-

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