Fra speranze e timori sta per partire la nuova campagna di commercializzazione dei cereali. Come già fatto in alcuni post precedenti il blog riporta alcuni interessanti(?) report internazionali che possono darci una idea dell'aria tira. Sul Duro qualcuno prevede quotazioni in salita.
Di seguito un estratto (tradotto) delle previsioni di Strategie Grains:
Preoccupazioni: Strategie Grains aggiunge che, mentre le temperature elevate di aprile avevano fornito un grande impulso alle prospettive delle colture dell'UE, le basse temperature in alcune zone occidentali, il caldo nel sud-est e la pioggia, che ha ritardato le semine del mais, in Italia stanno destando preoccupazione.
Ora torniamo a dare una occhiata all'analista tecnico canadese di cui abbiamo scritto nel post: Secondo l'analisi tecnica, la quotazione del Duro andrà Su!
Ebbene, il canadese rilancia, secondo lui ci sono tutte le condizioni per un aumento sostanzioso delle quotazioni del grano duro. Diamo una occhiata ai grafici sotto e vediamo perché (tenete conto che si tratta di una visione molto americo-centrica del mercato):
Due elementi sono portati a supporto della tesi, il primo riguarda il lungo periodo di stabilità dei prezzi, a cui stiamo assistendo, che storicamente è propedeutico ad un aumento sostanzioso (iperbullish) delle quotazioni, il secondo il rapporto di prezzo tra durum ed il Dark Northern spring (un tenero di forza) solitamente concorrente del durum in tutto il Nord-America. Storicamente il rapporto di prezzo tra i due è pari al 106% a favore del duro (linea verde nel grafico più basso), secondo l'analista ogni qualvolta il rapporto fra i due scende al di sotto di questa soglia si verifica un aumento delle quotazioni del duro l'anno successivo. Addirittura secondo lui questo ultimo anno ha ripercorso esattamente l'andamento antecedente al luglio 2007 (linee gialle nel grafico più in basso), prima del famoso boom che ha segnato una generazione di agricoltori ed operatori del mercato su entrambe le sponde dell'Oceano.
Fonte Credete voi a questa lettura? Io con una buona dose di scetticismo, però...non si sa mai... Per il resto notizia in pillole...dalla Tunisia produzione buona di grano in lieve aumento anno/anno. Mentre l'Algeria è entrata pesantemente sul mercato con un ordine enorme di grano tra le 400.000 e le 500.000 t. Non è chiaro quanto di questo sia grano duro. Infine il solito convegno CNR sul grano duro, buono per il sensazionalismo d'accatto....Pasta italiana a rischio, a causa dei cambiamenti climatici...quando almeno qui in Sicilia, se il cambiamento climatico è in corso, lo è in senso favorevole alla coltura...ma si sa, in Italia ogni occasione è buona per pontificare a spese nostre.
Per il resto si continua a raccogliere nella parte Sud-Orientale della Trinacria, quotazioni sotto la trebbia anche sino a 25 €/q, rese un pò deludenti rispetto a come si presentano i campi.
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se non sbaglio l'anno scorso il prezzo da voi era di 24 euro quindi un po in aumento,ma quale è la produzione media che sta uscendo e le cratteristiche qualitative?
RispondiEliminaSi, esatto l'anno scorso 24, in effetti il mercato mi sembra più pimpante al momento.
RispondiEliminaProduzione media è difficile, la Sicilia non è il Tavoliere è molto eterogenea a pochi Km di distanza vedo appezzamento andare a 20 q/ha come a 60 q/ha, per cui fare una media risulta complicato... diciamo che come ho già scritto mediamente siamo sotto tra il 10 ed il 20 % rispetto all'anno scorso.
Qualità...come già scritto peso ettolitrico mediocre, poca bianconatura....percentuali proteiche misurate non ne posso dare. Il blog non possiede strumenti analitici, però ad occhio, visto sostanzialmente il livello di striminzimento delle cariossidi ed il colore che presentano, direi che siamo intorno al 13% di proteine...tenendo conto dell'eterogeneità del territorio anche qua è difficile fare medie. Direi comunque che i peso ettolitrici saranno mediocri in tutta la Sicilia. Il caldo di fine Aprile (anche 35 C° in certe zone) ha picchiato duro.
grazie granduro,qui da me in basilicata campi apparentemente buoni nel complesso,le basse temperature dei giorni scorsi pare stiano favorendo una buona maturazione,sopratutto il core,il claudio ed il quadrato sembrano molto belli,buon raccolto a tutti!
EliminaSembra che le le grandi banche internazionali,siano pieni di liquidità-ricordate i dollari e gli euri stampati a metri cubi?be sono parcheggiati nelle banche-in attesa che iniziano le svendite dei beni pubblici degli stati europei e non, a causa della crisi dei debiti sovrani,potrebbero essere molto utili per speculare sull economia reale-COMMODITYS-chissa-
RispondiEliminaDiciamo la verità, una cosa è speculare su un bene necessario ma i cui acquirenti (leggi tutti i consumatori del mondo), nel 2007, avevano soldi e/o (nel caso di industrie) aperture di credito per acquistare di tutto.
RispondiEliminaAltra cosa sono le medesime premesse con gli acquirenti senza soldi, o quasi. Ricordo benissimo che anche l'anno scorso si gridava a chissà quali rialzi ed è stato un fiasco, con commercianti, cooperative ed agricoltori che hanno aspettato e hanno perso tantissimi soldi, qualcuno si è pure rovinato. Perciò, per favore, stiamo con i piedi per terra e le cazzate lasciamole a chi gioca d'azzardo col sedere altrui anzichè col proprio. Gianluigi
Gianluigi
RispondiEliminaPremesso che oramai ogni anno c'è qualcuno che prevede aumenti fuori misura del grano, sulla scia di ciò che accadde nel 2007-2008, e che rimase nell'immaginario di tutti noi.
Questo blog tuttavia è poco incline ai facili entusiasmi, anzi il più delle volte molti si lamentano della sua eccessiva prudenza.
Tuttavia non mi sembra neanche corretto, oltre che educato, qualificare come "cazzata" qualsiasi ipotesi di rialzo, improbabile per carità, ma legittima, se motivata.
In questo caso io penso che l'ipotesi di Mimmo (se ti riferisci alla sua) non è così assurda.
In fondo la teoria economica ci dice che quando nel sistema economico-finanziario viene iniettata liquidità (così come sta avvenendo) ciò provoca aumento dei prezzi (la famosa inflazione).
In pratica non possiamo escludere che le banche alle quali è stata riversata questa liquidità, ad un certo punto, piuttosto che comprare titoli di stato o azioni decidano di speculare sulle commodity agricole di carta naturalmente (cioé future).
Con ciò non intendo dire che avverrà, però spero ci consentirai di riportate nel novero delle ipotesi possibili anche questa...
il momento preciso dove il duro potrebbe schizzare lo conoscono in pochi e se si verificherà nessuno se lo aspetterà. La produzione globale incide ma i fattori sono anche altri e chi è bravo a leggerli potrà godere delle speculazioni altrui!!!
EliminaMi scuso per il termine "cazzata" in riferimento alle ipotesi di rialzo, ma, per essere più chiari, riassumiamo ancora meglio il concetto: nel 2007/08 i soldi li avevano sia gli speculatori, sia gli utilizzatori finali (per dirla con Ghedini..); ora questi ultimi, cioè la massa critica di utilizzatori che va dai trasformatori ai semplici consumatori, non ha il potere d'acquisto come nel 2007/08 (anche il modo di pensare di tutti noi è cambiato,e ognuno di noi lo può verificare su se stesso..). Da ultimo, non dimentichiamo che, ad esempio in Germania e non solo, esistono da almeno un anno direttive governative specifiche finalizzate a impedire le speculazioni bancarie sulle commodityes.. Mi fermo qui, al momento. Grazie. Gianluigi
EliminaSiamo convinti che la liquidità riversata, sia usata per la speculazione e non per attappare le voragini che si vanno ad apripre nei bilanci?
RispondiEliminaa giudicare da come abbiano galoppato sinora le borse d'Oltreoceano, sebbene l'economia reale USA sia semicomatosa, secondo me la liquidità sta andando tutta sulla speculazione...se si incanalerà nel wheat di Chicago, è un altro discorso...ci vorrebbe anche una mano del meteo...però le condizioni di liquidità ci sono...simili al 2007, dai faccio il canadese anche io, se non ora, le bolle speculative, quando?
EliminaA proposito di bolle speculative, qualcuno sa dirmi di prezzo di favino?
Fino a fine scorsa stagione mi avevano dato come quotazione oltre 30€/q (parlavano di 35€/q alla borsa di Bo). A oggi guardando il sito della camera commercio di Forlì/Cesena (che oltretutto ha la possibilità di visualizzare l'andamento storico) é a 36-37€/q.
EliminaNon male!
Marco
Scusate....Mi riferisco al Favino bianco.
EliminaMarco
Grazie Marco per il riferimento..siamo lontani, ma serve lo stesso...
Eliminase non ricordo male il rialzo che c'è stato ad inizio scorsa campagna (luglio), che poi ha condotto i prezzi nazionali grossomodo sull'attuale soglia (290-300 €/t fonte principali Borse Merci Nazionali), avvenne non per motivi correlati alla domanda-offerta di duro ma per l'effetto traino della forte crescita di tenero e mais (cattivo andamento climatico mar nero, siccità Usa ...) a livello mondiale e, di conseguenza, sul mercato italiano. Quindi, oltre alla speculazione, che obiettivamente negli aumenti della scorsa estate non c'è entrata nulla, da qui a qualche settimana monitorerei i comportamenti di questi mercati a livello internazionale, oltre a tener conto dei danni che il maltempo ha provocato su frumento tenero e soprattutto mais (semine) nazionali.
RispondiEliminaSaluti e complimenti per le tante info che date.
Dici?sicuro,che i rapporti meteo e USDA non erano sapientemente addomesticati ad arte,per spingere i listini cerealicoli?in alcuni casi,le quotazioni rialziste anticipavano i rapporti usda-come mai?l economia è legata alla finanza,la quale la plasma a suo uso e consumo-se vogliono domattina ,con tutta la liquidità che hanno ,fanno razia di materie prime,creandone un ammanco per la domanda,e quando i prezzi arrivano a quello prefissato da loro la ritirano fuori-
Eliminaottimo commento quello di anonimo...grazie per i complimenti
Eliminanoi proviamo a monitorare il prezzo del duro nel contesto generale del mercato dei cereali globale, se noti nella colonna a destra abbiamo le quotazioni on line di Chicago di wheat e corn...poi in alcuni post, focalizziamo più sugli aspetti specifici del duro in altri sul mercato dei cereali in generale...
tranquillizzo Mimmo su un aspetto. Oltre all'USDA, negli USA, varie società private, alcune ormai molto attendibili, pubblicano settimanalmente rapporti sulla produzione. Per cui gli anticipi delle quotazioni che tante volte avvertiamo sui dati dell'USDA sono dati dalla conoscenza di questi rapporti privati. Poi che l'USDA tante volte spari numeri e cosa oramai risaputa (ma rispetto all'ISTAT ovviamente è una dilettante sia chiaro)...la finanza non ha un potere illimitato, secondo me, solitamente ha un effetto esaltante degli eventi economici...e ciò in alcuni casi può anche avere spiacevoli ripercussioni sulle vita della persone comuni...
se ci riferiamo alle due precedenti fiammate (2007-2008 ed estate 2011) sicuramente la speculazione ha inciso, e tanto, ma nell'ultima penso che la siccità/condizioni climatiche sfavorevoli abbiano colpito e in maniera pesante. Che poi l'Usda non sia il massimo riferimento sia come trasparenza che per validità dei dati sono d'accordo (non sto qui a ricordare i report con i dati eccessivamente sovrastimati), e preferisco di gran lunga l'IGC dove, anche per conoscenza, ci sono signor economisti.
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