La Ue lancia on line una grande consultazione sull'agricoltura biologica. Nuove regole per il settore, cosa ne pensano i cittadini? Questa è la ratio dell'iniziativa che prevede domande anche su OGM, pesticidi (sic), controlli, costi. Interessante, ma con sgradevole sorpresa!
Per votare QUI.
Ottima iniziativa ma la cosa strana per non dire scandalosa, salvo miei errori madornali, è che non sembrerebbe prevista la lingua italiana nel sondaggio. Pur essendo presente la possibilità di scegliere tra più di dieci lingue (tra le quali il maltese) in alto a destra!!! Se inserite la lingua magiara, ad esempio, il questionario viene tradotto in quella lingua. Ma Italiano niente.
Di default vi daranno la lingua di una nazione che non appartiene all'Eurozona. Inglese intendo, boh, strana gente questi della UE.
A meno che, quelle quattro parole English che ha sciorinato il nostro ultimo Premier non li abbiano convinti che siamo stati completamente anglofonati (not yet, sorry).
L'Italia, tra l'altro, è particolarmente interessata all'iniziativa, essendo al secondo posto nell'Ue per terreni agricoli completamente riconvertiti al biologico. Forse appunto è meglio che ne capiamo il meno possibile!
Va bé magari ci sarà un motivo meno complottista, però intanto cosi sembra. Niente italiano!!!
Aggiornamento ora risulta aggiunta nell'elenco la lingua italiana. Ma se osservate l'immagine sopra (pigiate per ingrandire), confrontando il menù a tendina in alto a destra con quello aggiornato nel link, vedrete che per i primi tre giorni del sondaggio la lingua italiana non era presente.
Vi segnalo l'articolo di agronotizie sulla consultazione (di seguito).
Lanciata online una consultazione comunitaria sul biologico.
In vista dell'entrata in vigore, entro fine anno, di nuove regole per il settore, la Commissione europea apre il dibattito tra i cittadini dei 27 Paesi membri.
Nuove regole in arrivo per il bio: cosa ne pensano i cittadini?
Al questionario, accessibile per tre mesi a partire dal 15 gennaio all’indirizzo http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=orgagric2013&lang=en, possono rispondere agricoltori, professionisti che lavorano presso compagnie private o nel settore pubblico, ma anche privati cittadini.
Una consultazione ampia, quindi, per alimentare la riflessione attorno a un dossier su cui Bruxelles aprirà un doppio cantiere: da una parte, si pensa a un nuovo piano d’azione europeo per rilanciare il settore, rinnovando l’ultimo programma di promozione, che risale a ben nove anni fa, dall’altra, dovrebbero arrivare nuove proposte di regolamento entro la fine del 2013, per dare vita a un nuovo e più coerente quadro politico e giuridico del bio targato Ue.
Così spera il Commissario responsabile, Dacian Ciolos, convinto anche dell’importanza della consultazione: "Con questa iniziativa – ha commentato – i cittadini europei hanno la straordinaria opportunità di partecipare alla definizione dell’agricoltura biologica del futuro".
Cambiamenti, questi, di sicuro interesse per l’Italia, visto che il nostro Paese è al secondo posto tra gli Stati membri dell’Ue per riconversione completa di terreni agricoli alle colture organiche.
Tra l’altro, il varo di queste iniziative potrebbe arrivare proprio nel corso del turno italiano di guida alla Presidenza del Consiglio europeo, nel secondo semestre del 2014.
Il questionario: Ogm, pesticidi, controlli e costi
Le domande della consultazione online, innanzitutto, cercano di "inquadrare" i partecipanti: vengono chieste informazioni sulle abitudini di consumo di prodotti organici come la frequenza, il motivo della scelta e i luoghi di acquisto..
La maggior parte dell’interesse, naturalmente, si concentra poi sui vari aspetti che potranno essere oggetto di modifica legislativa.
Il livello di residui di agrofarmaci imposto per legge deve essere più basso per i prodotti bio rispetto a quelli convenzionali?
Quanto devono essere stringenti le autorizzazioni per l’uso di fertilizzanti e additivi? Svariati i quesiti di questo genere, immancabilmente seguiti dalla domanda di rito sulla disponibilità, nel caso, a pagare di più per mangiare bio, per far comprendere il nesso indissolubile tra imporre maggiori regole e restrizioni e il maggior costo per i produttori, che naturalmente ricadrebbe anche sui consumatori.
Molto delicato e ampiamento trattato il nodo sugli Organismi geneticamente modificati: se oggi la soglia di accettazione della presenza accidentale di Ogm è fissata a 0,9% tanto per i prodotti convenzionali quanto per gli organici, la Commissione interroga sull’abbassamento di questa soglia per questi ultimi, chiedendo di fatto se il biologico debba essere "Ogm free". E, anche in questo caso, si vaglia se i consumatori sono disposti a pagare un prezzo maggiore pur di avere questa garanzia.
Si passa poi a capire se, secondo i cittadini europei, il controllo annuale delle produzioni biologiche può essere allentato, ad esempio, sostituendolo con un accertamento ogni due o tre anni. Sempre in tema di quegli elementi indispensabili ad avere fiducia nei confronti del biologico, si sondano i riscontri circa la possibilità di richiedere ai produttori l’introduzione di un meccanismo obbligatorio di valutazione del proprio impatto ambientale.
Infine, è presente una sezione sulla conoscenza del logo bio europeo, sulle necessità di promozione e sullo sviluppo del commercio con Paesi terzi.
Io ho compilato il sondaggio e mi è stato possibile selezionare la lingua italiana.
RispondiEliminaCiao
La hanno inserita soltanto dopo la pubblicazione del post (qualcuno su facebook ha inviato in spagnolo, mi ha scritto). Se controlli l'immagine che ho inserito nel post, nel menù a tendina è priva della parola italiano. Mentre ora nel sito si trova disponibile nello stesso menù.
RispondiEliminaSiamo soltanto 3 gg. indietro agli altri, visto che il sondaggio è partito il 15 gennaio. Pensavo contassimo ancora meno.
io ho compilato il sondaggio, in italiano
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