domenica 3 giugno 2012

La situazione del grano duro in Centro-Italia e non solo (giugno 2012)

Forse la situazione del grano duro in Centro-Italia non sarà perfetta, però a giudicare dalle foto inviatemi da Toni (Marche), direi che non è per nulla male. Le Marche peraltro quest'anno si pongono come terza regione durogranicola italiana, dopo la Sicilia tornata in pole position (olé) e la Puglia (quest'anno con il freno a mano tirato), quindi le sue rese avranno una rilevanza non indifferente.



Achille su medica
La cv Achille sembra ottima (le prime due foto), mentre l'Iride sembra aver patito un po' il freddo, ma tenendo conto del fatto che si tratta di un 3° ringrano, non diserbato e bulato mi sembra più che soddisfacente.
Toni mi avverte che la situazione nel territorio non è omogenea, in effetti però faccio fatica a pensare che in media sarà una cattiva annata.



Iride 3° ringrano non diserbato e bulato con medica
Iride





Inserisco, per avere un quadro più completo, anche il parere, sempre molto competente di Mimmo (Abruzzo) di qualche giorno fa:
Quest'anno in italia,a mio parere le rese saranno disomogenee sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo-nel mio areale,basso chietino fascia adriatica sui 400-500slm,abbiamo questa situazione-i terreni esposti a sud,promettono rese da record,mentre sul versante nord,esposto alle intemperie balcaniche,la differenza la fa la varietà e la concimazione,ma tutto sommato rientreranno nella media,anche sè il duilio,resistente alla fusariosi e ben concimata promette bene-i problemi si presentano sul quadrato(quest anno molto coltivato per via del contratto con baronia)è ricomparso il mal del piede e la septoria,il simeto ,dove è stato coltivato con dovizia e ad esposizione sud è bellissimo,il mio miglior campo è il saragolla,guai a lui se non fa 50qt x ht,è raro vedere un campo di quella qualità,e devo dire che girando tra i campi,dai miei colleghi non è da meno-
e adesso veniamo alle note dolenti-dalle mie parti chi non ha concimato a dovere,quest anno và per mosche,e alcune varietà non hanno superato la fusariosi.L aureo è nella norma .Girando un po, i campi piu brutti li ho visti nel teramano,mentre lunga la fascia adriatica marchigiana romagnola fino a bologna,dove sono stato a fine aprile ho visto dei bei campi,però ad oggi avrebbero potuto subire anche variazioni negative.
Per mancanza di seme,ho seminato alcuni ettari con l iride,questa varietà non mi aveva sodisfatto,poco peso specifico e cariosside piccola,anche se molto produttiva,a vederlo oggi ha una spiga enorme e tutta bella piena,persino il creso si presenta bene,a dimostrazione che qui da noi il clima è stato favorevole,peccato per la troppa siccità di marzo,anche se il bel tempo di marzo ha permesso a molte varietà di superare la fusariosi e di ricostituirsi sotto il profilo vegetativo.
In conclusione,nel mio areale a parte qualche varietà suscettibile alle malattie fungine,e alla cattiva concimazione da parte di alcuni scriteriati,il resto è tutto in ottime condizioni,anzi migliore dell anno scorso,che fù ottima.
Sarebbe interessante se riuscissimo ad inquadrare la situazione pugliese aggiornata. Confido in A.Pugliese, Anna, Fabrizio e Gino A.Pugliese, oltre a tutti gli altri che vorranno collaborare. Se avete foto o brevi scritti sulla situazione ,potete inviarli alla mail mia e/o di Agricoltore Pugliese (colonna a destra).

 Bene dopo aver visto un po' di fatti di casa nostra, vi tocca qualche aggiornamento per il duro francese che si presenta, nei territori più rappresentativi, per il 60% tra buono ed eccellente, con prospettive in miglioramento rispetto agli ultimi rilevamenti.
Mentre per chi ama andare sul particolare, qui un buon rapporto in inglese sui risultati del commercio di grano Canadese nell'ultima annata.

Ed infine un articolo di Agrimoney, mooolto interessante (per i non anglofoni se utilizzate google traduttore, qualcosa la capirete), sul recente calo delle commodities ed in particolare del grano di Chicago.

Aggiornamento di Toni (Marche) che mi ha inviato la seguente Mail:

Ciao, ti rubo 10 secondi. Chi ti aveva avvisato della situazione da noi? Ha perfettamente ragione. È un disastro. In poco meno di una settimana, sui ringrani il grano è morto. Ti allego una foto fatta il 1 giugno, in primo piano c’è il mio claudio ma non è questo se vedi sullo sfondo ci sono campi non perfettamente verdi, dovevano esserlo, (quelli verdi sono medica)tendono al marrone, ecco oggi sono completamenti secchi. Anche sui miei ringrani in cinque giorni non si riconoscono più. Finisco, oggi per servizio sono arrivato ad Ancona e pure in tutta la Vallesina il “mal del piede ha fatto disastri. Peccato (mi aspettavo 40/45 ettaro sui ringrani ma credo di togliere un 40% per il claudio, 30% Iride e 15% Achille/minimo). Da cosa può essere dipeso? Chissà da Mimmo!

 Se non sbaglio fu Walter, ad avvertirci giorni fa dei problemi in Centro-Italia.





36 commenti:

  1. ABRUZZO non ABRUZZI. 50 anni fa si chiamava in quel modo.

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  2. grazie per la segnalazione, hai ragione, correggo.

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  3. QUI IN PUGLIA L'ANNATA SI PRESENTA PRESSAPOCO COME L'HA DESCRITTA IL NOSTRO CARO AMICO MIMMO DELL'ABBRUZZO, NEL MIO AREALE HO SOLO DUE VARIETà, SIMETO E QUADRATO, IL SIMETO ESPOSTO A SUD ED è FANTASTICO, NEI PROSSIMI GIORNI VI SPEDISCO DELLE FOTO, TEMPO PERMETTENDO, MENTRE IL QUADRATO NONOSTANTE LA DOPPIA CONCIMAZIONE E IL TRATTAMENTO FUNGICIDA HA PERSO QUALCOSA; è UN DISCRETO CAMPO, MA NON MI ASPETTO UNA RESA CHE SUPERI I 40Q/HA, SARà LA SUA ESPOSIZIONE ALLE INTEMPERIE, CHE QUEST'ANNO SI SONO FATTE ATTENDERE,ANZI, ANCORA LE ATTENDIAMO, SARà LA VARIETà, MA QUEST'ANNO IN EFFETTI IL QUADRATO CREDO CHE NON DARà SODDISFAZIONI A NESSUNO..............LORENZO FOGGIA

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  4. gino agricoltore pugliese4 giugno 2012 alle ore 19:36

    Nell'agro di Manfredonia e Cerignola si sta ultimando la raccolta dell'orzo, con produzioni sensibilmente sotto media (il prezzo ha ha iniziato a scendere) il grano duro è solo all'inizio la qualità sembra buona ma le rese si confermerebbero basse, fra 10 giorni i giochi sono fatti vi faccio saper

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  5. SONO PUBBLICATE SUL SITO ENSE WWW.ENSE.IT - Statistiche di Certificazione I DATI DI CERTYIFICAZIONE DEGLI ETTARI MESSI A COLTURA PER LA PRODUZIONE 2012.

    1 - IRIDE - 8.324,09 HA
    2 - SIMETO - 7.402,66 HA
    3 - SARAGOLLA - 6.184,76 HA
    4 - CORE - 5.035,24 HA

    COME ANTICIPATO NELLA MIA NOTA DEL 26/11/2011 IL CORE SI CONFERMA LA VARIETA' CHE HA AVUTO LA MIGLIORE PERFOMANCE. IN UN SOLO ANNO DI COMMERCIALIZZAZIONE E' AL 4° POSTO.

    NON DIMENTICHIAMO CHE SIMETO E CORE SONO COMMERCIALIZZATE AL CENTRO SUD - SICILIA, MENTRE IRIDE E SARAGOLLA HANNO ANCHE UN MERCATO NEL CENTRO NORD.

    UN DATO SEZIONALE DEL SUD ITALIA - SICILIA, SICURAMENTE VEDE LE DUE VARIETA' PROSEME NELLA LEADERSHIP DELLE VARIETA' DI GRANO DURO.

    GRAZIE A TUTTI GLI AGRICOLTORI CHE INVESTONO NELLA RICERCA PROSEME.

    ROBERTO ANGILERI - AMMINISTRATORE DELEGATO PROSEME

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  6. Confermo l'opinione espressa dagli altri.
    Io che sono in alta collina sono uscito indenne dalle avversità che hanno afflitto la piana. Tra 15 giorni pubblicherò il mio report sul duro e sull'orzo. Allegando la prassi colturale ed il confronto varietale nel medesimo campo, medesima precessione, medesima prassi colturale.

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  7. Ok Agricoltore Pugliese il tuo prossimo post sarà certamente interessante.
    Ma se prima di quindici giorni, riusciamo a raccogliere un pò di materiale organico sulla Puglia(tra foto e commenti di pugliesi) in un unico post di riferimento non sarebbe male.
    Chi riesce a scattare qualche foto rappresentativa me la invii alla mail, corredata da un commento.

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  8. aggiornamento nel testo del post...

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  9. Caro Toni,il ringrano è la causa principale del mal del piede,scatenato dalla forte umidità,semina folta e varietà suscettibile-da mè solo su quadrato(maledetto me quando mi è venuto voglia)su 20 ettari ho circa 2 ettari con macchie qua e là-ma la varietà di per sè non mi piace,e dire che me ne innamorai 2 anni fà,facendo il terzista con la mietitrebbia ,da un mio cliente 2ht di quadrato rese 135qt di grano-era bellissimo.
    eliminate il ringrano e avrete eliminato il mal del piede-senno----con il duilio dalle mie parte seminiamo anche tra i rovi,e quando c era il famoso milione ad ettaro di pac,potevi fare tranquillamente ringrano-
    le varietà precoci(tipo duilio)quando vengono colpite,hanno gia formato la cariosside,e quindi i danni sono limitati-adesso è tardima sul mal del piede ho riscontrato una coincidenza a cui ion stesso faccio fatica a credere,ma è cosi-alla prossima-

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  10. già, naturalmente dipende anche da esposizione, tipo di terreno, lavorazioni...le minime lavorazioni o la semina diretta possono amplificare molto il fenomeno.

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    1. i miei campi più colpiti sono due appezzamenti dove c'era medica da 7-8 anni, ora spiegatemi come è possibile! non faccio ringrano, ma dopo mais e girasoli il grano è meno malato, poi ci sono differenza tra le varietà, l'iride ha iniziato con la septoria, ora mal del piede, sul tirex la septoria non ha causato danni e quasi nullo il mal del piede, peccato però che ora è tutto allettato!

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    2. Non ho capito di dove sei e quindi non so se mi puoi capire, ma i vecchi direbbero "la callafredda". Non so se hai eseguito i lavori con il terreno in tempera. Da me sono colpiti solo i ringrani. Solo il duro, perchè tenero e orzo sono normali.
      Sulla medica invece è ottimo e l'aria di questi giorni lo sta aiutando.

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    3. Sono in provincia di rieti. Terreni arati tra luglio agosto, senza callaffredda perchè non ha fatto una goccia d'acqua! confermo che solo il duro è colpito.
      Per quanto riguada i due appezzamenti con medica, ho un dubbio che comunque mi toglierò presto con l'analisi del terreno! Ho l'impressione che si sia verificata qualche carenza minerale e più precisamente di potassio, perchè chi aveva prima i terreni, mise la medica senza concimazione e in seguito non ha messo nulla e asportare per 7-8 anni, il terreno va in carenza. Alla semina avevo messo 2,5 ql/ha di 18-46 che come fosforo dovrebbe essere sufficente, anche se quest'ultimo penso che era a zero! Poi c'è anche da dire che in questi terreni la medica era già sparita da un pezzo e negli ultimi anni falciavano solo l'erba spontanea che maggiormente era composta da graminace. Inoltre tutto il frumento è stato trattato due volte, a fine marzo e in spigatura.

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    4. Una situazione tipo la tua sta capitando ad un conoscente. Due anni di riposo, ossia dopo il grano il primo anno a pascolo poi il secondo con l'erba spontanea è stato fatto fieno, aratura profonda, questo concima pure in pre, poi diserbo e trattamento. Bene, risultato 100% malato.

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    5. sinceramente se le cose rimangono così, pac, minima differenza di prezzo dal tenero, abbandono il duro, tanto ogni anno ci sono problemi! la differenza di prezzo con il tenero si recupera con le produzioni, quei 10 ql in più ad ettaro si fanno e con annate come questa qui da noi, non ho visto un campo di tenero malato!!!

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    6. Idem qua. Ma anche l'orzo non mi sembra male.

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  11. Per quanto riguarda le malattie fungine del grano duro,la mia esperienza mi dice che il primo elemento scatenante è la predisposizione genetica della varietà-
    tutto sommato,varietà del tutto resistenti ed inattaccabili io non nè conosco,allora la cosa migliore da fare è abbinare la varietà piu resistente ad alcuni accorgimenti colturali-
    il ringrano,stressa il terreno ,ne altera il ph e ne limita il drenaggio per via dell esaurirsi dell humus,-poiche ebbene ricordare che la maggior parte di queste malattie si sviluppano con una forte e persistente presenza di umidità-
    i piu colpiti sono i terreni argillosi e con presenza di ristagni-
    questi terreni andrebbero ripuliti il piu possibile talle stoppie da interrare e arati a maggior profondità,le semine vanno ritardate il più possibile -prima decade di dicembre,le varietà precoci sono piu adatte, la semina dev essere rada per garantire il passaggio dell aria durante le piogge primaverile e cosi consentire al terreno di asciugare il piu rapidamente possibile-integrare la semina con 18/46,aiuta a recuperare il ritardo programmato e il fosforo rinforza la massa radicale,usare azotati a lenta scissione e che tendono a rimodulare il PH dell argilla(zolfato ammonio)e successivamente nitrato ammonio-con il diserbo usare anche zolfo bagnabile +/- 6-7kg x ettaro,se necessario dopo la semina effettuare dei solchi di scolo per i luoghi di ristagno,la coltura precessoria è molto importante,poichè
    la massa radicale e i residui di -sulla,mais,girasole ,favino,-dopo l aratura incominciano il processo di decomposizione e trasformazione in materia organica ,la quale fa aumentare il potere drenante del terreno,e in piu forniscono un ottimo apporto di azoto organico,-da tener presente che le masse radicali di queste colture sono belle sviluppate
    tutti questi accorgimenti,accompagnati ad una varietà resistente dovrebbero eliminare del tutto il problema-
    per il mal del piede non esiste una terapia efficace ,vi diranno che cè,ma non è vero-
    IO personalmente da quando non faccio piu ringrano e sui terreni a rischio uso duilio il problema l ho risolto,i 2 ettari di quadrato ammalatosi è di un mio confinante ed era 5 anni che era incolto,vi ho coltivato grano solo per accorparlo alla mia proprietà,ma sapevo che era un rischio,poiche i terreni incolti col tempo si impovriscono e si alterano-

    Sul mal del piede ,(purtroppo quando facevamo ringrano era una nostra costante minaccia)ho avuto modo di constatare una particolarità-
    Le prime avvisaglie,qualche macchia qua e là,lo si nota con l avvento della luna crescente di maggio,poi l effetto si manifesta pienamente con l avvento di luna mancante in giugno-in effetti come dice il buon Toni,erano belli fino a qualche giorno fà,ma il giorno 4 la luna ammanca,ed eccoci puntuali-se qualcuno è stato attento avrà notato le prime macchie più di venti giorni prima-
    ci ho messo degli anni a crederci,pur avendolo visto e rivisto questo evento ,ma purtroppo e cosi-

    Queste annate particolari,sfruttateli per selezionare le varietà,quelle suscettibili eliminateli o almeno non seminateli su terreni a rischio-assolutamente non riutilizzare il seme di questi campi per effettuare le nuove semine-idem per fusariosi e septoria-

    X Walter,che azoto hai usato e in che quantità sul tirex?controlla bene l allettamento,se è piegato dalle intemperie a giorni dovrebbe fare capolino e comunque trebbiabile con perdite esigue,se invece è piegato e spezzato al 1° nodo e tende a sbiancare ,allora è mal del piede .

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    1. Si chiarissimo. Quello che dici è sacrosanto, io non aro. I mie vicini si e sono disastrosi tanto peggio di me. I terreni meglio drenati sono i più colpiti. e' tutto fuori dalle regole, io per problemi miei ho esagerato quest'anno ma i ringrani l'ho sempre fatti e il mal del piede causa diradamenti alla fine trascurabili. Dico due cose, forse senza senso ma la mia modesta esperienza mi porta a pensare questo. Ha maggio è stato troppo freddo veramente, questo ha indebolito le piante che sui ringrani comunque sono già in questo stato. Da luglio non ha praticamente piovuto mai ed abbiamo seminato con le stoppie ancora intere che si sono conservate anche in inverno perché ancora secco fino ad aprile quando è cominciato a piovere ininterrottamente fino ad oggi e le radici del grano sono marcite insieme alla stoppie.
      Una nota positiva. Le spighe superstiti, grazie al clima di questi giorni ventilato ed asciutto stanno letteralmente scoppiando tanto si stanno riempiendo.

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    2. secondo me l'osservazione di Toni sulla conservazione delle stoppie, oltre all'effetto meteo è plausibile.
      Dalle mie parti, dove siamo mezzi anarchici, prima di fare ringrano, obbligatoriamente si bruciano le stoppie.
      L'esperienza contadina di centinaia d'anni, a qualcosa serve.

      Nel caso di Walter, probabilmente la presenza di graminacee era tale nella medica, che si è trattato di una sorta di effetto ringrano.

      Da quando faccio rotazioni biennali con leguminose non ho più visto mal del piede, nei miei terreni.

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  12. Anche in provincia di Enna le operazioni di trebbiatura hanno avuto inizio (quest’anno si ha avuto un anticipo di circa una settimana).
    Sebbene molto precoci e parziali vi fornisco i dati della mia zona :
    Grano var. Simeto : PS 80 , Prot. 12,5 Resa 30 q \ha
    “ “ Core : PS 80 , Prot 11 Resa 36 q\ha
    “ “ Maestrale PS PS 82 , Prot. 13,2 Resa 40 q \ha
    “ “ Mongibello PS 79 Prot 11,2 Resa 32 q\ha

    Quotazioni : grano fino (prot. 13 % ) 270 euto\tonn
    “ buono merc 230 euro\tonn

    Abbiamo mietuto il pisello proteico : Buona qualità. Resa 20 q\ha . Lo comprano a 230 euro\tonn.

    Spero di avere notizie e quotazioni di altre zone.

    Buon raccolto.

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    1. Scusi, caro Angileri, mi può togliere una curiosità, ma perché Lei scrive sempre in MAIUSCOLO??

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    2. Sig Angileri, non conosco i vostri mercati, tuttavia sono scettico verso i contratti di filiera,eccetto quelli di moltiplicazione del seme dei quali sono uno storico produttore.
      Il Simeto detiene il record storico nella mia azienda ma una varietà che non ha una costanza di resa tale da essere statisticamente valida in un decennio.
      Nonostante sia riuscito a produrre 83 ql\ha con il Simeto, tuttavia ha una media decennale aziendale inferiore ad altre varietà.
      Non ho ancora avuto modo di sperimentare il Core, non si è ancora diffuso nella mia zona.
      Circa le rese è inutile discutere se il confronto non avviene nella medesima azienda alle medesime condizioni differenziando solo le varietà.

      Se preferisce possiamo discutere delle caratteristiche delle singole varietà confrontandole con altre "rivali".
      Non snoccioliamo teoremi e cifre, non servono a noi agricoltori.

      Ad esempio: perchè non ci illustra meglio i vantaggi dei vostri contratti di filiera?

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    3. concordo con le riflessioni di Agricoltore Pugliese sui confronti varietali.
      Ed ancor di più con la sua domanda finale.
      Angileri, perché non ci invia un facsimile del vostro contratto di filiera?
      Così che se ne possa discutere in maniera più organica.
      Sono pronto a dedicargli un post.

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    4. ANONIMO IL TEOREMA DI PARETO PARTE DALLA CONSIDERAZIONE DI ALLOCAZIONE EFFICENTE DELLE RISORSE, ED UNA COMBINAZIONE DI FATTORI SI DICE "PARETO EFFICENTE" ALLORQUANDO NON è POSSIBILE AUMENTARE L UTILITà DI UN INDIVIDUO A, SENZA PREGIUDICARE L UTILITà DI UN SOGGETTO B, E SE SI RIFERISCE ALLA CONTRATTAZIONE, QUALE STRUMENTO PER MIGLIORARE ED EFFICENTIZZARE L ALLOCAZIONE DELLE RISORSE SUL MERCATO.. Bè LA TESI, è CORROBORANTE,MA MI SA TANTO DI UN MODELLO TEORICO CHE NON TIENE CONTO DI TANTE INCOGNITE

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    5. Dott. Angileri,lei sbandiera quei 27E al qt come fosse manna dal cielo,ma è al corrente di quanto costa un azienda agricola e quando ci vuole per mandarla avanti?sicuramente sono meglio di 20E,e di 15E,ma non sono rapportati al reale costo aziendale di cui un agricoltore deve sostenere-
      Quelle rese sono medie?e su quanti ettari?nelle stesse aziende le altre varietà quale media hanno avuto?

      cordiali saluti..

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    6. ANONIMO vuoi sentire uno che ha messo simeto e ne sa qualcosa? bene gia hai detto una castroneria, perchè la produzione non è soddisfacente, e per quanto riguarda la qualità, bhè quella ci puo pure essere, ma è una granella che dopo due acquazzoni alla maturazione tende a sbianchire.

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  13. Nel Nisseno hanno comprato intorno a 24 €/q (IVA compresa) senza distinzioni.

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  14. Qualcuno ha notizie certe circa il prezzo pagato dai commercianti per il nostro grano ? Pongo la domanda in maniera "spietata" perchè non mi piace questo silenzio sulle quotazioni. Enna non quota, alcune borse del nord e Roma lo stesso discorso. Bisogna vigilare su eventuali manovre speculative. La nostra rete (e grazie a Granduro !!) potrebbe potenzialmente rappresentare un serio baluardo ad inciuci di vario genere. Senza terrorismo psicologico ma con corretta e provata informazione.

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    1. In Toscana le cose avrebbero potuto andar meglio, troppa siccità in inverno. Comunque sia il problema da noi è un altro e ben più grave: i molini a duro sono sempre meno....:-(

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    2. ADESSO, 9 LUGLIO 2012, ALLA FINE QUASI DELLE TREBBIATURE POSSO DARE ALTRE RISPOSTE CERTE SULLA BASE DEL GRANO CONFERITO AL PASTIFICIO DEL GRUPPO E DEL SEME CONFERITO ALLA PROSEME.

      IL SIMETO,RIPETO, NON HA BISOGNO DI PRESENTAZIONI. E' UNA VARIETA' DEL 1989 ED ANCORA OGGI E' LA SECONDA PER GLI ETTARI COLTIVATI DA SEME. NONOSTANTE NEGLI ANNI SONO INTERVENUTE SVARIATE NOVITA' VARIETALI LA GRANELLA RIMANE SEMPRE LA PIU' APPREZZATA DALLA ATTIVITA' DI TRASFORMAZIONE E LE RESE CI SONO ANCHE QUANDO GLI ALTRI GRANI NON PRODUCONO.
      PER QUANTO RIGUARDA IL CORE E' UNA VARIETA' CHE SU CIRCA 4000 HA TRA SEME E MACINA HA OTTENUTO UNA MEDIA DI RESA AZIENDALE VICINA AI 50 Q.LI ETTARO. PER MEDIA INTENDO PUNTE DI 70/80 ED ANCHE DI PRODUZIONE DI 35/40.TESTIMONE DI QUESTO EVENTUALE SUCCESSO SARA' IL MERCATO. IN PUGLIA SONO STATE ORGANIZZATE CIRCA 15 GIORNATE DI CAMPO CON PRESENZA DEI TESTIMONI ED I RISULTATI SONO ALLA PORTATA DI TUTTI. IN MOLISE ZONA TERMOLI - CAMPOMARINO HA RAGGIUNTO IL RECORD DI PRODUZIONE DI 86 Q.LI HA SU 16 HA. DA APRICENA AD ALTAMURA SE NE PARLA ABBASTANZA.
      A MIMMO70 VORREI SOLO DIRE CHE LA NOSTRA E' UNA PROPOSTA CHIARA, CONTRATTUALIZZATA E L'AGRICOLTORE SCEGLIE LUI IL PAGAMENTO PREFERITO IN RELAZIONE A DIVERSE OPZIONI. IL CONTRATTO QUEST'ANNO E' STATO DI GRADIMENTO A 202 AZIENDE AGRICOLE PER UN TOTALE DI CIRCA 6.000 HA. FACCIO SAPERE INOLTRE CHE CON IL PROGETTO " TUTTI IN CLASSE " L'AZIENDA CHE RAPPRESENTO NON SI FERMA ESCLUSIVAMENTE ALLA VENDITA MA FORNISCE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA NEL PERIODO TEMPORALE DELLA COLTIVAZIONE. PREFERISCO CHE QUALCUNO DEI NOSTRI AGRICOLTORI CLIENTI INTERVENGA DIRETTAMENTE.
      PER QUANTO RIGUARDA IL PREZZO, MI GIUNGONO NOTIZIE DI 20-21 EURO AL Q.LE.
      SE 5-6 EURO DI DIFFERENZA CON I NORMALI COMMERCIANTI NON SONO NULLA LASCIO A VOI LE CONSIDERAZIONI.
      PER QUANTO RIGUARDA IL CONTRATTO NON HO NESSUNA DIFFICOLTA' AD INVIARLO ED ESSERE VALUTATO DAL BLOG.

      ROBERTO ANGILERI - AMMINISTRATORE DELEGATO PROSEME

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    3. la mail del blog è questa:

      granodurosicilia@gmail.com

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    4. Anche io sarei interessato a valutare con attenzione questo contratto, solo però se è scritto tutto in lettere maiuscole - così è più chiaro.

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    5. dott.Angileri,io non l accuso di niente,volevo solo metterla a conoscienza che 27-30 E sono il minimo per un agricoltore che fra qualche giorno deve agganciare l aratro e ricominciare tutta trafila fino all anno prosimmo-
      io stesso lavoro con i contratti di filiera(barilla)minimo 30E ivato,varietà aureo,minimo proteico 14%-devo ammettere che questa varietà al 3° anno da me seminata si sta dimostrando sempre più performante,naturalmente aspetto una cattiva annata per dargli il giusto valore-
      il minimo garantito è l unica cosa che mi spinge ancora a seminare,al buio non faccio più niente, da me coltivare grano duro costa tra i 16-19 E dipende dalle produzioni,quest anno siamo intorno ai 14E grazie alle generosi rese,lei capisce che sotto i 19E ci si rimette,con poco più cè solo una lenta agonia,ma sembre a morire si và-
      qualcuno ha prodotto dei numeri per quanto riguarda i costi,ma i trattori,i capannoni e il resto dei mezzi tecnici ve li regalano o non li pagate quando li prendete?se vivete di agricoltura e avete una famiglia ,il giorno mangiate?vi vestite?andate dai dottori?(spero tanto di nò,ma se dovete,mano al portafogli),e una vita sociale ce l avete?mi fermo qui,ma i costi sono ben altri che il semplice gasolio,concime diserbante e seme-
      come vede dottor Angileri i vostri 27-30 E servono solo a farci respirare,niente di più-qui non siamo in canada,dove un farmer ha 1000HA di terreno,la stargrante maggioranza è medio piccola e con seri problemi di sopravvivenza,naturalmente non le addebito nessuna delle nostre disgrazie,ma cè ben poco da festeggiare-
      sinceri saluti-

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  15. Sarebbe interessante visionare il contratto.
    Quest'annata era ideale per il Simeto.
    Sono convinto che abbia raggiunto rese del genere in qualche zona che ha beneficiato di alcune decine di mm di pioggia poco prima della spigatura. Il resto del periodo senza acaqua ha fatto esprimere al meglio la cultivar.
    Peccato per la sua media,almeno nel mio areale.

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  16. chiedo venia se forse sono OT, ma come vengono monetizzate in loco le montagne di balloni di paglia di derivazione cerearicola?
    ci fossero imprenditori "intraprendenti" interessati a trasformare le suddette in combustibile il ritorno economico potrebbe esser di tutto rispetto.
    saluti

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  17. http://www.rinnovabili.it/energia/finanziamenti/sicilia-200-mln-per-le-filiere-energetiche-verdi60305/

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