Dopo circa un anno e mezzo dall'ultimo report, la Camera di Commercio di Enna, che evidentemente ambisce a diventare punto di riferimento della durogranicoltura sicula, ci fornisce una abbastanza aggiornata, quanto smilza, analisi prezzi del grano duro con vari dati nazionali ed internazionali, già in parte, fornitivi da questo blog.
Ci sono comunque alcuni grafici e tabelle interessanti, vi consiglio di dare un'occhiata.
Uno degli aspetti che non chiarisce l'analisi, e che invece sarebbe stato interessantissimo per noi siculi conoscere, riguarda lo spread (anglismo oramai di uso comune) tra Enna e resto d'Italia. Perché questa differenza costante (naturalmente a sfavore dei produttori siculi)? Uno straccio di spiegazione tra tante ovvietà riportate nel rapporto e molto autocompiacimento fuori luogo ("ma a Enna si è registrato un incremento dei prezzi....") non sarebbe stato male, tenendo conto che ci hanno lavorato ben 4 persone, da quello che si legge nel piè di pagina.
Da ottobre 2011 non dicono più niente....e perchè quotano solo il buono e il mercantile?Nella newsletter dell'Ismea però c'è anche quella del fino ma dove la trovano? se la inventano? Boh!In Sicilia non ci sono altre biorse che quotano? Io sto a Bologna ma quello che scrivono sui listini di qui lascia il tempo che trova
RispondiEliminaCiao
Marco
Ciao
Marco
Già concordo con le tue perplessità. Troppi lati oscuri. Dovrebbero garantire più trasparenza ed invece fanno solo confusione.
RispondiEliminaQuota anche Catania ma anche lì servizio scadente (si è bloccata di nuovo al 7 febbraio peraltro).
http://www.ct.camcom.gov.it/quotazione-grano-duro.html
Ismea pubblica anche Palermo ma non si capisce da dove prenda i dati, visto che alla Camera di commercio di Palermo, il servizio non è stato mai attivato.
Mi stai dicendo che anche a Bologna, i listini non funzionano?
Ciao