venerdì 21 marzo 2014

Incredibile, ma vero! Coldiretti preoccupata per l'aumento del grano.


Coldiretti non finisce mai di stupire. Ma come il prezzo del grano mondiale aumenta (ma neanche tanto, poco più di un anno fa era molto più elevato), i granicoltori, i cui costi di produzione crescono di anno in anno inesorabilmente, sperano di vendere il proprio raccolto a valori dignitosi e lei diffonde allarmistici comunicati stampa come  questo: + 25% prezzo grano, effetto Ucraina a tavola!





















Auspicando peraltro l'adozione di (misteriosi) interventi di mercato innovativi per stabilizzare (abbassare) i prezzi. 

E' evidente dunque che uno degli obiettivi di Coldiretti  è di tenere basso il prezzo delle materie prime agricole. Tenetene conto, la prossima volta che rinnovate l'iscrizione.







Il prezzo mondiale del grano è schizzato di quasi il 25 per cento per effetto delle tensioni in Ucraina dall’inizio del mese di febbraio e ha superato il valore di 7 dollari per bushel per le consegne a maggio, al Chicago Board of Trade, punto di riferimento mondiale per le materie prime agricole.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti; l'organizzazione ricorda che l’Ucraina è considerata il granaio d’Europa e si classifica tra i Paesi leader nelle esportazioni a livello internazionale.
Gli effetti delle tensioni internazionali si sono sentiti anche sul mercato delle materie prime agricole per la produzione di pane, birra ed anche mangimi per l’allevamento. A preoccupare è la situazione sul Mar Nero per gli effetti che potrebbe avere sulle spedizioni navali a  breve termine, ma nel lungo periodo le attuali tensioni rischiano di far saltare la creazione in Russia, Ucraina e Kazakistan del Comitato cerealicolo del Mar Nero con l’obiettivo di aumentare la quota di questi Paesi nell'esportazione mondiale dei cereali dall’attuale 20 per cento al 30 per cento, grazie non solo a un nuovo istituto di coordinamento, d'informazione che segue la situazione al mercato di cereali, ma anche una struttura logistica più moderna e più competitiva.
Le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime agricole sono sempre più condizionate dalle situazioni economiche e sociali internazionali sulle quali si innestano facilmente le speculazioni che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come grano, mais e soia.
"Garantire la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo di interesse pubblico - spiega la Coldiretti - Va sostenuto con l’introduzione di interventi di mercato innovativi a livello comunitario, ma anche con investimenti a livello nazionale per  sostenere le strutture impegnate a stabilizzare il mercato".
Coldiretti riporta che nel 2013, in Ucraina, sono stati raccolte 63 milioni di tonnellate di cereali, il 36,3% in più rispetto all’anno precedente. In particolare, la terra ucraina ha prodotto 22,27 milioni di tonnellate di grano (+41,3%), 7,56 di orzo (+9%) e 30,9 di granoturco (+47,4%). Sono invece scese le quantità raccolte di miglio (102.000 tonnellate, -35,2%), avena (467.200 tonnellate, -25,8%), grano saraceno (179.000 tonnellate, -25%), riso (145.100 tonnellate, -9,2%) e segale (637.700 tonnellate, -5,8%). Inoltre, sono diminuite le barbabietole da zucchero (10,75 milioni di tonnellate, -41,7%) e sono aumentati i semi di girasole (11,04 milioni di tonnellate).

http://www.asca.it/newsregioni-Consumi__Coldiretti__2B_25_PERCENTO__prezzo_grano__effetto_Ucraina_a_tavola-1373815-.html

5 commenti:

  1. Ti posso assicurare che ci sono,non ci fanno-

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  2. mimmo ci sono e ci fanno. ma in italia i prezzi sono saliti del 25%?sulle borse merci nazionali i prezzi sono saliti del 25%?!?ma perché bisogna per forza far passare l'idea che c'è un'impennata se l'impennata non c'è?e poi: quali sarebbero le strutture impegnate a stabilizzare il mercato?i consorzi agrari ?!?perchè invece di stabilità (chè ormai non la decide l'Italia ma il clima, la politica e la finanza) non iniziamo a parlare seriamente di trasparenza, anche quella informativa (quella che per fortuna si fa in questo blog), dando informazioni e dati che non si prestino a cattive interpretazioni.
    GP

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  3. Pienamente d'accordo con GP. Comunque i rialzi non sono dovuti solo all'Ucraina ma erano un po' nell'aria per via delle condizioni meteo in USA e Australia. Infatti anche io tutta sta impennata non la vedo (per lo meno rispetto alla scorsa estate, che è il lasso di tempo minimo per fare una valutazione del genere). Il problema è caso mai la volatilità dei mercati a termine, ma noi non speculiamo per cui ciccia.

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  4. Questa è la prova che non rappresentano la parte agricola ma si sono venduti a quella industriale. Nessuno vuole la guerra ma preoccuparsi perché salta l'accordo commerciale del mar nero per potenziare le esportazioni di frumento è la veramente troppo.

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  5. Per gli agricoltori, la Coldiretti è peggio del Roundup !!
    Il giorno che gli agricoltori si sveglieranno sarà sempre troppo tardi !!

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